Archivio mensile:Aprile 2020

Notizie da Wuhan – 6

Ultimo intervento, per ora, da Monica Demattè: un saggio critico della scrittrice Wang Jiaxin che difende e nobilita il diario di Fang Fang.

Omaggio al diario di 60 giorni di Fang Fang (di Wang Jiaxin)

Da quando è in corso questo disastro (rifiuto di definire ciò che stiamo vivendo come un’esperienza di epidemia), mi sono capitate due notti in cui non riuscivo a dormire. La prima volta è stata la notte del 6 febbraio, quando ho saputo della morte di Li Wenliang, il “fischiatore”. Quella notte è stata ‘soltanto’ triste, ma è un momento che ha lasciato un segno nella storia. Quella notte è il punto di svolta della vicenda virus e, secondo me, un momento rivelatore della verità di un evento storico. L’immagine di lui, un martire giovane con gli occhi tristi dietro la mascherina, luminoso nella notte, mi ha fatto capire che siamo vivendo un destino nuovo. La seconda volta è
stanotte dopo la mezzanotte. Letto l’ultimo giorno del diario di Fang Fang che avevo aspettato con ansia, ho sofferto di insonnia un’altra volta. Ciò che sento più forte di me è il dovere di rendere omaggio a Fang Fang, ben diverso dal sentimento espresso dal mio collega Yang Lianfen sui social, nel dire: “grazie Fang Fang, sei sincera, sobria e coraggiosa, ci hai riscaldati nel periodo rigido d’inverno. Come si può rimanere indifferenti alla tua voce di denuncia carica di sangue e lacrime?”[…] Continua. Scarica il PDF completo.

Notizie da Wuhan – 5

Pubblichiamo oggi il quattordicesimo giorno del diario di Fang Fang.
“È un giorno drammatico, in cui si è saputo della morte dell’oftalmologo Li Wenliang, uno dei primi a ‘soffiare nel fischietto’ per dare l’allarme sulla comparsa del virus.
Li Wenliang è subito diventato un martire e un eroe per i cittadini di Wuhan e della Cina.”

Il quattordicesimo giorno (7 febbraio 2020)
Dall’inizio del lockdown a oggi sono passati 16 giorni. Ieri è morto Li Wenliang. Mi addolora molto. Ho subito mandato sui social la notizia dicendo che oggi tutta la città di Wuhan piange per lui. Ma in realtà è tutta la Cina che piange! Tante lacrime che formano ondate e tempeste online. Questa notte, Li Wenliang fra le lacrime della gente è passato nell’aldilà.
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Notizie da Wuhan – 4

Continuiamo con un’altra giornata tratta dal diario di Fang Fang.

Il quarto giorno dell’anno cinese (28 gennaio)
Da ieri il tempo è migliorato, ha smesso di piovere. Nel pomeriggio il sole è apparso per un attimo. Quando il cielo è sereno, anche lo stato d’animo è migliore. Però per chi è chiuso in casa la situazione diventa ancora più insopportabile. Ormai la gente è chiusa in casa già da cinque giorni per il lockdown in corso. In cinque giorni, non solo si ha più occasione di parlarsi, ma anche più motivi di litigio. In fin dei conti, la famiglia non ha mai avuto opportunità come adesso di stare insieme tutti i santi giorni. Inoltre, a lungo andare non è un grosso problema per gli adulti, ma per i bambini sì. Spero che gli esperti di psicologia scrivano più articoli per consolare la gente di Wuhan. In ogni caso, dobbiamo chiuderci in casa per 14 giorni. Gira la voce che fra due giorni arrivi la fase esplosiva del virus. I medici raccomandano: è meglio mangiare solo riso bianco (se c’è la riserva a casa) piuttosto che uscire di casa. Va bene, rispetto l’ordine del dottore.[…]
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Notizie da Wuhan – 3

Terzo contributo di Monica Dematté: “Si tratta dello scritto di un mio carissimo amico, Yang Guoxin, già professore all’Accademia di Belle Arti dello Hubei, dove ci siamo conosciuti nel 1992, e poi all’Università di Magistero del Sud della Cina (Huanan Normal University). E’ un artista affermato in Cina, risale al 2018 una sua personale allo Hubei Art Museum. Spero sia chiaro che voglio far conoscere questi scritti non per fomentare ansia o paura riguardo al virus che ha cambiato così tanto la nostra vita, ma per diffondere notizie riguardanti l’operato del governo cinese un po’ più veritiere di quelle disponibili sui media. E per dare voce a quella parte della popolazione cinese che ancora mantiene e rivendica la possibilità di avere un proprio punto di vista”.
(nell’immagine un’opera di Yang Guoxin)

Nel 2003, quando la SARS iniziò, ero a Guangzhou; nel 2020; quando il ‘nuovo corona virus’ iniziò a diffondersi, ero a Wuhan. Durante la Rivoluzione Culturale, negli anni Sessanta del secolo scorso, ho contratto una polmonite virale a Changsha, e per tre giorni sono stato in pericolo di vita. Poi ce l’ho fatta. C’è un proverbio cinese che dice che niente accade per più di tre volte, ma io sono qui al mio terzo incontro con la polmonite, nel mezzo di una città molto pericolosa, e non so cosa mi succederà…
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Notizie da Wuhan – 2

Continua lo spazio dedicato ai contributi di Monica Demattè. Pubblichiamo qui la sua mail introduttiva al secondo contributo, la traduzione di una delle giornate del Diario di Fang Fang, a seguire la pagina del diario scaricabile in pdf.

“Oggi vi invio un giorno del diario di Fang Fang, scrittrice di Wuhan che durante la chiusura della città a causa del virus ha scritto una cronaca lunga sessanta giorni. Il testo è stato digitato direttamente sul suo telefono e ha raggiunto milioni di cinesi. C’è chi lo ha apprezzato e diffuso a sua volta e chi lh’a tacciata di essere anti-patriottica. C’è chi ha apprezzato la possibilità di leggere finalmente qualcosa di ‘vero’ nel senso di ‘sentito’, oltre che di legato alla realtà vissuta, e chi l’ha biasimata per lo stesso motivo.
Il diario di Fang Fang è già uscito (o sta per uscire) anche all’estero, e in Italia è in via di traduzione. Questo ha indignato molti cinesi del ‘secondo’ tipo qui sopra sommariamente descritto, perché lo considerano una grave perdita di faccia del loro paese di fronte al mondo. Un caro amico mi ha informata del fatto che il governo cinese ha ammesso che la cifra così poco verosimile relativa alle morti per (o con) coronavirus in Cina, fissata a 3800 o giù di lì, è sbagliata. Ha parlato di circa il doppio (notizia data dalla BBC).
I miei amici chiusi a Wuhan per tutto il periodo hanno invece calcolato che, considerando che la città ha 7 o 8 inceneritori con una capacità di circa 150 cremazioni al giorno, il numero (solo in città) deve ammontare almeno a 25.000/30.000 corpi.”

Il decimo giorno del primo mese (3 febbraio)
Un altro giorno di sole. Ieri credevo che continuasse a piovere, ma oggi all’improvviso è diventato bello. La gente bisognosa di cure mediche forse trova sollievo nel sole. Molti di loro, malgrado siano contagiati dal virus, son costretti per sopravvivere a uscire per strada. Non è che lo vogliano, ma sono forzati ad andare fuori per motivi di sopravvivenza. Non hanno scelta. O forse sentono di più il freddo del rigido clima d’inverno all’interno delle case? Spero che soffrano un po’ meno nel viaggio della vita. I posti letto ospedalieri non toccano a loro, ma i raggi di sole sì. […]
…Continua (scarica da qui il PDF)

Notizie da Wuhan – 1

Ospitiamo sul blog dell’enciclopedia alcuni contributi di Monica Demattè. Monica sta traducendo e diffondendo testimonianze provenienti dalla Cina che possono essere illuminanti per capire meglio la situazione in cui siamo tutti coinvolti.
Questo primo contributo è la traduzione dell’intervista alla primaria del pronto soccorso dell’Ospedale Centrale di Wuhan, la dottoressa Ai Fen, che risale al 2 marzo. Monica ci ha scritto: “È stata subito diffusa via wechat da milioni di cittadini in Cina, e continuamente cancellata dagli apparati governativi, poi nuovamente inviata e nuovamente fatta sparire. È stata tradotta dai cinesi in 108 linguaggi/alfabeti diversi, fra cui il braille. La dottoressa attualmente non è reperibile, gli amici cinesi mi dicono che probabilmente non è fisicamente in pericolo, le è solo stato chiesto di sparire per un po’ dalla rete. Chi lo sa.”

Distributrice di fischietti
Intervista alla dottoressa Ai Fen, primaria del pronto soccorso dell’Ospedale Centrale di Wuhan, in Nanjing rd.
testo: Gong Jingqi
editing: Jin Shi
traduzione: Monica Demattè

Il 30 dicembre 2019, la dottoressa Ai Fen ricevette un referto che riportava un tipo di virus di polmonite sconosciuto, e usò il colore rosso per sottolineare i termini ‘virus del ceppo della Sars’ e lo inoltrò al collega di università che l’aveva chiesto, a sua volta un medico. Quella sera stessa, il referto fece il giro del circolo di medici di Wuhan, fra cui c’erano anche gli otto che poi sarebbero stati criticati e ‘messi in riga’ dalla polizia.
Questo fatto mise in difficoltà Ai Fen, perché era stata la prima a diffondere la notizia: venne chiamata dalla commissione disciplinare dell’ospedale, e fu rimproverata aspramente, come non era mai successo in precedenza, con la pretesa che avesse messo in giro delle notizie senza averne la competenza. Fu definita ‘un’altra dottoressa che ha solo una conoscenza superficiale’ e ci fu chi la chiamò un’allarmista (lett. suonatrice di fischietto), ma Ai Fen reagì dicendo che non era una suonatrice di fischietto, bensì quella che il fischietto l’aveva diffuso ….
…Continua (scarica da qui l’intervista completa in PDF).

Prepararsi per tempo al tempo che sarà.

A causa di un problema tecnico, per alcune settimane abbiamo sospeso il blog dell’enciclopedia.
Lo riapriamo oggi con due intenzioni: proporre una selezione di risorse utili – e ce ne sono tante – e aprire uno spazio di discussione.
Pensiero, esperienza, politica: ci sarà bisogno, anzi c’è già un grande bisogno di far tesoro di quello che stiamo apprendendo in questa circostanza.
Vorremmo, alle soglie del 25 aprile, immaginare il processo di liberazione dal covid 19, che sarà lungo e lo sappiamo, come un laboratorio anche politico e progettuale, che non ci trovi impreparate.
Aggiungete qui riflessioni e commenti, segnalazioni, idee, consigli, o se preferite scriveteci alla solita mail redazione@enciclopediadelledonne.it