Figlia del giudice John L. Doggett e della storiografa Carrie Van Deman, Carita Corse nacque a Jacksonville dove visse un’infanzia serena. Si laureò in lettere alla University of South di Sewanee, Tennessee nel 1922 e in seguito si sposò con Herbert Montgomery Corse, un ingegnere di Jacksonville da cui ebbe due gemelli maschi, Herbert e Montgomery, seguiti da John e Carita Ann. Corse vantava una brillante carriera scolastica e accademica con all’attivo diverse pubblicazioni. Ma la sua vita sarebbe certamente trascorsa nella semplicità di un buon lavoro e di una famiglia numerosa se nell’ottobre del 1929 il paese più ricco del mondo non fosse piombato nella più cruda povertà. La Grande Depressione scosse l’America fin alle sue radici, portando disperazione e miseria tra la popolazione. Il presidente Roosevelt dovette rimboccarsi le maniche e tentare la rinascita in breve tempo. Nacque il New Deal, una politica riformatrice fondata su un massiccio programma di investimenti pubblici che riguardarono in un primo momento solamente il settore industriale e successivamente anche le arti. Il progetto federale per gli scrittori (Federal Writers’ Project) nacque il 25 luglio 1935, ideato per impiegare centinaia di letterati e ricercatori che avrebbero unito le loro forze ed il loro intelletto per la stesura e pubblicazione delle guide turistiche di ogni stato. Il presidente Roosevelt sintetizzò in questo modo lo scopo dell’ FWP: «Raccogliere i documenti del passato e conservarli perché altri nel futuro possano servirsene.»

È in questo contesto che si inserisce la figura affascinante di Carita Doggett Corse nominata direttrice del progetto della Florida nell’ottobre del 1935 e che rimase al timone di comando dall’inizio alla fine, nel 1942, dopo l’inizio della seconda guerra mondiale.

Quando venne contattata per assumere la guida del Federal Writers’ Project della Florida, Corse stava lavorando come insegnante e ricorda di aver appreso la notizia mentre riposava su un amaca, sulla quale rimase per diverso tempo ancora a riflettere sulla proposta e a ripetere a se stessa «sarò a capo del progetto federale per gli scrittori», quasi a volersi convincere della veridicità della proposta. Alla Corse venne chiesto di coordinare lo staff, indirizzare i ricercatori verso le zone di maggiore interesse, correggere le relazioni degli scrittori e fare una cernita degli gli argomenti più interessanti. Era inoltre responsabile dell’organizzazione delle unità di lavoro dislocate in tutto lo Stato e si assunse l’ulteriore impegno di selezionare personalmente gli scrittori e i ricercatori da assumere nel suo staff. Per il resto si occupava di cercare nuove idee da proporre agli impiegati e di trovare fondi e sponsor per coprire i costi di ogni pubblicazione. Fin dall’inizio della sua carriera, Corse sviluppò un sincero apprezzamento per la pittoresca vita folclorica delle diverse culture della Florida e lavorò assiduamente per documentarla prima che andasse persa sotto la morsa della modernizzazione.

Mossa dall’entusiasmo che la caratterizzava, inviò gruppi di ricercatori per intervistare e documentare gli indigeni delle Bahamas a Riviera Beach, i nativi americani delle Everglades e gli afroamericani in ogni parte della Florida. Grintosa e schietta, Mrs. Corse non nascose la soddisfazione per la decisione del presidente Roosevelt di includere nei progetti federali anche le donne e non delle donne qualunque, ma «di quelle che potevano dare un contributo significativo al progetto e non semplicemente essere usate come prestanome» e il disappunto per coloro che si erano dimostrati contrari a tale soluzione, dicendo che lei «stava interferendo con il naturale processo delle cose», accettando quella nomina da supervisore. Per quest’incarico le fu offerto uno stipendio annuale di $3,292, indubbiamente molto di più di quanto stava percependo come insegnante. All’inizio del mandato disse di sé stessa di essere “ingenua e sprovveduta,” anche se il numero di pubblicazioni dello staff della Florida raccontano tutt’altro. La ricorda Stetson Kennedy che lavorò al suo fianco durante il progetto: «Il suo entusiasmo per le scoperte in corso tenne il morale dell’intero staff alle stelle.» Gordon Adams, ricercatore folclorico, parlò a nome di molti colleghi quando, ricordando Mrs. Corse durante il suo mandato di supervisore, aggiunge, «era una persona molto cordiale nei suoi rapporti col personale. Le volevamo tutti bene. Era una bella donna e un grande amministratore.»

Dalla metà di dicembre del 1935 lo staff della Corse contava un totale di 138 persone. Le selezioni per il personale erano aperte non solo a scrittori qualificati, ma anche agli aspiranti editori e supervisori, ai quali venivano richieste due caratteristiche in particolare: “essere laureato e provenire da ambienti giornalistici”. Un dato interessante è quello che riguarda le numerose donne assunte dalla Corse, la maggior parte casalinghe, impiegate nel progetto per gli scrittori come redattrici e ricercatrici. La determinazione e la fiducia che le contraddistinse nel lavoro le rendeva le migliori del gruppo, malgrado la mancanza di un adeguata istruzione nel campo giornalistico. Con grande semplicità e limpidezza la maggior parte di loro affermava che la mansione assegnatale non era difficile, poiché dovevano semplicemente “bussare ad ogni porta, e la relazione era là” . E questo non era del tutto sbagliato. Ma a coloro che desideravano far carriera all’interno del progetto erano richiesti grande costanza e impegno maggiore.

Quando ebbe inizio la Grande Depressione, gran parte della Florida era rimasta inesplorata e nelle zone rurali del centro si erano insediati diversi gruppi etnici che vivevano ai margini della società. Era la popolazione afroamericana la più numerosa e fin dai primi giorni del suo mandato, Corse viaggiò in lungo e in largo per lo stato per registrare le canzoni e le interviste dei primi schiavi. Fu questo contatto diretto con la popolazione afroamericana che suscitò in lei un grande desiderio di far conoscere la loro cultura e di farla apprezzare come lei già faceva. In risposta alla grande mole di materiale reperito in questo settore, la Corse chiese e ottenne la creazione di una nuova sezione: la “Negro Unit.” Washington D.C. acconsentì a patto che non ci fossero più di dieci impiegati, e vennero stanziati $ 2,000 per pagare lo staff fino al 15 Maggio 1936. Tra i dieci impiegati spicca il nome della scrittrice afroamericana Zora Neale Hurston, assegnata alla cittadina di Eatonville.

Ma dopo pochi mesi dall’inaugurazione della nuova sezione, iniziarono a giungere cattive notizie. Corse, a causa del taglio di fondi, era stata obbligata a ridurre il numero di impiegati da dieci a otto e avrebbe dovuto procedere ad ulteriori riduzioni del personale in breve tempo. Questo era solo l’inizio della battaglia scatenatasi non solo contro gli scrittori afroamericani, ma anche contro tutti coloro che li sostenevano in qualche modo. La Corse tenne duro difendendo il proprio lavoro e quello del suo staff. Una volta scritte le raccolte, le inviava alla sede centrale di Washington insieme a due dei suoi con l’ordine di non perdere mai di vista il lavoro. Aveva sentito dire, disse, che una delle guide era stata completamente cambiata dagli editori di Washington con profondo imbarazzo e mortificazione della responsabile del progetto. Da questo momento in poi, la signora Corse affermò di non essere più “ingenua e sprovveduta.”

A novembre del 1939 venne pubblicata la guida turistica della Florida, la prima delle tredici “State Guides,” che venne considerata da subito una delle migliori e utilizzata come calamita per attrarre nuovi editori disposti alla pubblicazione delle altre. L’avventura nel progetto federale si concluse nel 1942 e la Corse tornò alla vita normale. Il debito che le si deve è incalcolabile. A lei si deve la riuscita e la fortuna del progetto in Florida. A lei si deve la rinascita degli scrittori nello stato. A lei si deve l’apprezzamento e la conoscenza della cultura afroamericana. Non solo diresse in modo esemplare il suo staff dal punto di vista tecnico, ma li consolò nello smarrimento della paura della perdita del lavoro, li guidò con fermezza e dolcezza, ebbe idee innovative e grinta.

Nel 1997 Carita Doggett Corse è entrata a far parte della Florida Women's Hall of Fame.

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Carita Doggett Corse

Evanell K. Powell-Brant, WPA Writers' Project, with Emphasis on The Florida Writers and Carita Doggett Corse. Lake Panasoffkee, FL: Evanell K. Powell-Brant, 1990

Federal Writers' Project of the Works Progress Administration for the State of Florida. Florida: A Guide to the Southernmost State. American Guide Series, New York: Oxford University Press, 1939

Linzee, Jill Inman, A Reference Guide to Florida Folklore from the Federal WPA Deposited in the Florida Folklife Archives, collected by the staff of the Florida Writers' Project and others; with an introduction by Stetson Kennedy; compiled by Jill I. Linzee and edited by Deborah S. Fant and Ormond H. Loomis. [Tallahassee]: Florida Department of State, Division of Historical Resources, Bureau of Florida Folklife Programs, c1990

Referenze iconografiche: Carita Doggett Corse, 1928 circa. Fonte: https://www.floridamemory.com/items/show/399. Immagine in pubblico dominio.

Voce pubblicata nel: 2012

Ultimo aggiornamento: 2023