Harriet Ross, in realtà chiamata Araminta o Minty, è nata in schiavitù nella contea di Dorchester nella costa orientale del Maryland tra il 1815 e il 1825, data di nascita approssimativa perché mai registrata ufficialmente, dall’unione tra Harriet Green, detta Old Rit, e Benjamin Ross, detto Old Ben, in schiavitù alla piantagione Brodess.

Dopo una brevissima infanzia inizia a lavorare all’età di 5 anni, passando dalle faccende domestiche al caricare il legname e poi durante l’adolescenza al lavoro nelle piantagioni. Proprio a causa delle dure condizioni di lavoro giovanissima si ammala, probabilmente mai curata da un medico, ricevendo invece frustate e pestaggi per aver tentato poco dopo la prima fuga nel 1827 e soffrirà per tutta la sua vita di narcolessia, vertigini, convulsioni e blackout da quando nel 1835 riceve un colpo alla testa da uno schiavista che tentava di evitare che un altro schiavo fuggisse.

Si sposa due volte: la prima nel 1844 con John Tubman, un suo vicino nato libero da genitori schiavi liberati che rifiuta a tal punto i suoi desideri di ribellione da avvisarla che qualora fuggisse la tradirebbe, ucciso da uno schiavista nel 1867; e la seconda nel 1869 con Nelson H. Davis, un ex soldato volontario della Guerra civile molto più giovane di lei, morto per tubercolosi nel 1888. Siccome il suo primo matrimonio, che durerà 5 anni, purtroppo non cambia il suo status di schiavitù, Harriet decide di rivolgersi a un avvocato che, scoprendo che lei era teoricamente nata libera perché alla madre avevano promesso la libertà e poi gliel’avevano negata illegalmente, la avvisa di non poter dar seguito alla sua richiesta di giustizia perché un giudice non avrebbe preso neanche in considerazione il caso.

Ancora in schiavitù alla famiglia Brodess, alla morte del capofamiglia nel 1849 Harriet capisce che la sua sorte nefasta sarebbe stata quella di essere venduta a qualche schiavista del profondo Sud, perciò venendo a sapere dell’esistenza dell’Underground Railroad si fa insegnare da suo padre come orientarsi verso il Nord con la stella polare e tenta invano la seconda fuga con i suoi fratelli che tornano sui loro passi. La Underground Railroad è una rete di persone, ex schiave abolizioniste o bianche simpatizzanti, che costruiscono un sistema di fuga dalla schiavitù fatto di case e trasporti sicuri e addirittura tunnel sotterranei per scappare dal Sud al Nord America, per dirigersi anche in Canada o in Messico. Fuggendo da sola senza avvisare la famiglia, diretta a Philadelphia si fa strada tra nascondigli e lunghe traversate, rischiando di essere catturata da gruppi di pattuglia a cavallo con i cani, per lavorare in un hotel e risparmiare qualche dollaro nella speranza di tornare al Sud per salvare la sua famiglia, separata in varie piantagioni.

Per il seguente decennio circa conduce senza essere mai essere catturata la Underground Railroad con 19 spedizioni di salvataggio nel Sud e aiuta a scappare circa di 300 persone, grazie a travestimenti ingannevoli, messaggi segreti celati da canti spirituals e la sua revolver sempre a portata di mano.

Con determinazione, coraggio, astuzia e ottima conoscenza di nascondigli e percorsi affidabili, l’analfabeta Harriet detta Mosè compie nel 1850 il primo viaggio verso Sud in cui cerca anche di convincere invano il primo marito a fuggire con lei e altri schiavi.

Dopo il primo viaggio verso il Canada nel 1852, libera i suoi tre fratelli Benjamin, John e William Henry Ross nel 1854 portandoli sempre in Canada, dove il Fugitive Slave Act del 1850, che impone l’obbligo di restituire alle famiglie schiaviste loro proprietarie le persone schiave fuggitive catturate, non è vigente. Inoltre vicina ad abolizionismo e suffragismo, con un’ammirazione particolare per Frederick Douglass, John Brown e Susan B. Anthony, partecipa come oratrice agli eventi suffragisti di Boston, Washington D.C. e in seguito New York.

Nel 1857 Frances e William Seward, Governatore dal 1839 al 1842, Senatore di New York dal 1849 al 1861 e Segretario di Stato dal 1861 al 1869, le donano una casa ad Auburn, New York, che diventa uno dei principali punti di passaggio della Underground Railroad, ma quell’anno suo padre, che anni prima aveva acquistato la madre e l’aveva liberata, viene arrestato per aver aiutato un suo amico a fuggire quindi Harriet porta in Canada i suoi genitori. Dopo essersi rifugiata per qualche tempo, allo scoppio della Guerra civile nel 1861 torna al Sud come volontaria infermiera, cuoca, reclutatrice di soldati e poi spia per rubare informazioni alle truppe confederate, ma soprattutto la soprannominata Generale Tubman è la prima donna a guidare un’operazione militare, quella del 1863 di Combahee Ferry nella Carolina del Sud per liberare 700 persone in schiavitù.

Con un solo anno di congedo per malattia vissuto ad Auburn con i suoi genitori e un ultimo periodo da volontaria infermiera in Virginia, quando al termine del conflitto si mette a fare i conti sui servizi militari resi al governo americano, chiede inutilmente la cifra di 1800 dollari come pensione militare ufficiale, appoggiata persino da una petizione al Congresso. Dopo tutti i suoi sforzi otterrà soltanto pochi dollari non come combattente della Guerra civile, ma come vedova del secondo marito veterano. Nel 1869, durante un viaggio in treno, subisce un episodio di razzismo da parte del conducente che la vuole relegare al vano bagagli, anche se quest'uso non è più prescritto dalla legge. Al suo rifiuto, nell'indifferenza di uomini e donne presenti, viene scaraventata fuori. Si slogherà un braccio.

La sua profonda fede religiosa ha influenzato tutta la sua vita. Oltre ad offrire cibo e posto letto a chi ne ha bisogno ad Auburn, nel 1908 costruisce con la Chiesa Metodista Episcopale Africana di Sion, che frequenta, una casa per persone malate, povere e anziane in cui nel 1911 va ad abitare anche lei, morendo di polmonite due anni più tardi.

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Harriet Tubman

Anna Malaspina, Harriet Tubman, Chelsea House Publications, New York 2009

Marian Taylor, Heather Lehr Wagner, Harriet Tubman: Antislavery Activist, Chelsea House Publications, New York 2004

Nel 2019 dalla sua storia è stato tratto un film, Harriet, diretto da Kasi Lemmons

http://www.harriet-tubman.org/

Referenze iconografiche: Foto di Harriet Tubman. Collezione dello Smithsonian. Fonte: NyTimes. Immagine in pubblico dominio.

Voce pubblicata nel: 2021

Ultimo aggiornamento: 2023