Il 14 marzo 2013 si è celebrato il 97° anniversario della nascita di Luisa Saracca. Una grande benefattrice che molti cittadini di Caldarola ricordano con affetto e stima. Sempre disponibile e pronta a dare a chiunque le si rivolgesse assistenza e consigli, ha esercitato la professione di ostetrica condotta per tanti anni. Considerava la sua professione una vera e propria missione. Il padre Biagio era mezzadro, la madre Elisa, donna di forte carattere, era collaboratrice della contessa Pallotta. Biagio non era un uomo fortunato; sposatosi nel 1914, la prima moglie morì di nefrite poco dopo la nascita della figlia Rosa. Alla fine del 1915 si risposò e Luisa nacque nel 1916 mentre infuriava la quinta battaglia dell’Isonzo contro gli Austriaci.La piccola frequenta a Caldarola le scuole elementari ed il 1° avviamento. Nel 1923, quando lei ha solo sette anni, il padre decide di andare a cercar fortuna in Sud America: emigra a Rosario in Argentina.

Entra giovanissima nella Gioventù Femminile dell’Azione Cattolica. Ha una gran buona volontà, desiderio di apprendere, proseguire gli studi e migliorarsi.

Nel corso di una visita ad una zia che si trovava ricoverata in maternità a Camerino, nasce in lei il desiderio di frequentare la prestigiosa Scuola di Ostetricia di Camerino. Fondata intorno al 1845, aveva sede nel palazzo della Congregazione di Carità ed era molto apprezzata e conosciuta. Disponeva dei reparti di maternità, di un brefotrofio ed una ricca biblioteca. Posta sotto la vigilanza della Regia Università di Roma, svolgeva anche un servizio permanente di Guardia Ostetrica.

Nella prima settimana di novembre 1937 supera brillantemente gli esami di ammissione e viene subito accolta ai corsi regolari insieme ad una coetanea della frazione Croce. Supera con il massimo dei voti i tre anni di corso ed al termine, nel luglio 1940, viene nominata vice maestra dal prof. Floris (direttore della Scuola). Da questo periodo la madre la raggiunge a Camerino.

Nonostante le difficoltà oggettive derivanti dal conflitto mondiale in atto, all’interno della Scuola Ostetrica e Maternità si svolge la vita di sempre.

Il 1 novembre 1943 viene promossa ostetrica maestra, nel 1947 frequenta con assiduità e profitto anche i corsi teorico-pratici per le Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana.

Nella Scuola Luisa acquisisce notevole professionalità, capacità, esperienza e svolge le sue mansioni con passione e dedizione alle dipendenze del prof. Michele Floris, che coadiuva con profondo senso di attaccamento sia nell’attività clinica che in quella didattica; è molto apprezzata sia dalle allieve che dalle puerpere.

Il periodo trascorso nella Scuola di Camerino lascia una profonda impronta in lei; per tutta la vita restò legata a quella città.

Vinse anche il concorso per la seconda condotta di Montemarciano (AN). Nel luglio 1949, a malincuore, si dimise dalla Scuola dove aveva trascorso i migliori anni e ad agosto prese servizio nella nuova sede ove rimase per oltre tre anni. Trovò alloggio di fronte all’ospedale, il suo stipendio iniziale annuo lordo era di 66.000 lire (euro 34,09).

Su consiglio dell’anziana madre partecipò al concorso per la condotta del suo paese natio rimasta vacante, lo vinse e il 10 gennaio 1953 prese servizio a Caldarola. Per un periodo ricoprì anche l’incarico di segretaria del Collegio Ostetriche di Macerata.

Il padre Biagio non riuscì mai a fare la fortuna che sperava per portarsi i familiari in Argentina, né per far loro visita in Italia e, a causa delle svalutazioni monetarie durante la presidenza di Juan Domingo Peron, perse quasi tutti i suoi risparmi. Morì il 21 febbraio 1959.

Il 20 febbraio 1961, insieme ad un piccolo gruppo di donne cattoliche, Luisa diede vita a Caldarola al Centro Italiano Femminile comunale. Il 22 marzo 1983, in seno a questo sodalizio, creò il centro permanente per la raccolta di indumenti e carta da inviare alle missioni in Africa. Rimase in carica quale presidente del C.I.F. fino all’aprile 1985.

Nella sua lunga carriera aveva assistito alla nascita di oltre 2.000 bambini.

Continuò per la Caritas la raccolta d’indumenti usati e carta; il materiale in buono stato veniva inviato a Torino per le missioni Consolata in Tanzania ove si trovava suo nipote missionario padre Adalberto Galassi, recentemente scomparso.

Era fervente e praticante cattolica, umile, paziente ed estremamente disponibile.

Luisa possedeva un innato altruismo e conduceva una vita semplice, parsimoniosa e contraria al consumismo. Ho conosciuto, stimato ed apprezzato personalmente la signorina Saracca. A chi le domandava come mai non si fosse sposata, rispondeva che non aveva mai trovato il tempo. È scomparsa il 22 ottobre 2000, umilmente e senza disturbare come era vissuta. Non so se abbia mai saputo che la sua amata Scuola per ostetriche di Camerino, da lei ricordata sempre con grande piacere, è stata soppressa nel 1997.

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Luisa Saracca

Referenze iconografiche: immagine gentilmente concessa da Vittorio Galassi (nipote di Luisa Saracca).

Voce pubblicata nel: 2012

Ultimo aggiornamento: 2023