Margherita nacque probabilmente a Tønsbjerg il 9 aprile 1283, figlia di Eirikr II di Norvegia e Margherita di Scozia; è verosimile che sua madre sia morta nel metterla al mondo. Circa tre anni dopo, alla morte improvvisa del nonno materno, Alessandro III nel marzo del 1286, divenne l’erede al trono scozzese, gestito a suo nome da sei reggenti. Negli anni successivi Eirikr II e il re d’Inghilterra Edoardo I stipularono un accordo matrimoniale tra Margherita ed Edoardo di Caernarfon, futuro Edoardo II; i reggenti scozzesi chiesero, tra le altre cose, che venisse accolta la condizione che il regno di Scozia sarebbe rimasto comunque indipendente (trattati di Salisbury, novembre 1289, e Birgham, luglio 1290).

Nella tarda estate del 1290 la settenne Margherita intraprese il lungo viaggio via mare verso la Scozia; tra i membri del suo seguito vi erano il vescovo Narve di Bergen, il barone ToreHákonarson e sua moglie Ingebjorg. Margherita morì alla fine di settembre, appena sbarcata nelle Orcadi. La notizia della sua dipartita giunse in Scozia circa due settimane dopo. Il corpo fu ricondotto in Norvegia e sepolto presso la Kristkirke, a Bergen; Eirikr fece aprire la bara per poter identificare la salma della figlia.

La morte prematura di Margherita scatenò la crisi di successione al trono scozzese che avrebbe spianato la via alla cosiddetta Great Cause e alla pretesa di signoria feudale di Edoardo I sulla Scozia, motivi ultimi dellinvasione del paese nel 1296 e dei quasi trent’anni di guerra noti come prima guerra di indipendenza scozzese.

La falsa Margherita

Intorno al 1300, a Bergen, una donna si spacciava per Margherita; ella sosteneva di essere stata portata a Lubecca anziché in Scozia, e lì di essere stata venduta. Stando alle testimonianze, letà anagrafica non corrispondeva, poiché questa donna mostrava di avere circa ventanni di più rispetto alla vera Margherita, che a quel tempo sarebbe stata una giovane donna di circa diciotto anni. L’autrice della presunta impostura fu processata e fatta bruciare sul rogo dal re Hákon V nel 1301. Tuttavia, a Nordnes, luogo dellesecuzione, si sviluppò un culto popolare intorno a questa “santa Margherita”, culto che dovette essere ufficialmente vietato dal vescovo Auðfinn di Bergen nel 1320. Verso il 1372 sul luogo era stata addirittura edificata una piccola chiesa in legno in onore della presunta santa Margherita; questa chiesa esisteva ancora intorno al 1515.

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Margherita di Norvegia

G.W.S. Barrow, A Kingdom in Crisis: Scotland and the Maid of Norway, “The Scottish HistoricalReview” Vol. 69, No. 188, Part 2: Studies Commemorative of the Anniversary of the Death of the Maid of Norway (Oct., 1990), pp. 120-141.

Narve Bjørgo, Margrete Eiriksdotter, Norsk Biografisk leksikon online, <https://nbl.snl.no/Margrete_Eiriksdotter> (ultima consultazione 31.5.2021).

Keith Brown et al. (eds.), The Records of the Parliaments of Scotland to 1707, <www.rps.ac.uk>, University of St Andrews, 2007-.

Diplomatarium Norvegicum, voll. 1-20, Christiania, P. T. Mallings Forlaghandel, 1848-1972, versione online (ultima consultazione 31.5.2021).

A.A.M. Duncan, Margaret called the Maid of Norway], Oxford Dictionary of National Biography, Oxford University Press, 2004, versione online <https://www.oxforddnb.com>, DOI <https://doi.org/10.1093/ref:odnb/18048> (ultima consultazione 13.06.2021).

Knut Helle, Norwegian Foreign Policy and the Maid of Norway, “The Scottish Historical Review” Vol. 69, No. 188, Part 2: Studies Commemorative of the Anniversary of the Death of the Maid of Norway (Oct., 1990), pp. 142-156.

M. Prestwich, Edward I and the Maid of Norway, “The Scottish Historical Review” Vol. 69, No. 188, Part 2: Studies Commemorative of the Anniversary of the Death of the Maid of Norway (Oct., 1990), pp. 157-174.

Norman Reid, Margaret Maid of Norway and Scottish Queenship, “Reading Medieval Studies” 8, 1982, pp. 75-96.

H. F. Skene (ed.), John of Fordun. Chronica gentis Scottorum. Gesta annalia, Edinburgh 1871.

J. Stevenson (ed.), Chronicon de Lanercost, Edinburgh 1834.

Gustav Storm, Audun Hestakorn og St Margrete paa Nordnæs,Historisk Tidsskrift” 4, 1884, pp. 209-253.

Gustav Storm (udg.), Islandske annaler til 1578, Christiania 1888.

Voce pubblicata nel: 2022

Ultimo aggiornamento: 2022