Maria Edgeworth nasce a Black Bourton in Oxfordshire, il primo gennaio del 1767. Secondogenita di Richard Lovell Edgeworth e Anna Maria Edgeworth, è anche una dei 19 figli che il padre ha avuto dalle sue quattro mogli. Maria è, anche, zia di Ysidro Edgeworth, un matematico ed economista britannico appartenente al pensiero marginalista.

In un ritratto di John Downman, Maria, con la sua cuffia decorata da un grande fiocco azzurro, che lascia scoperti, come nella moda dell'epoca, graziosi riccioli bruni, sembra mostrare tutto il suo carattere deciso e indipendente.

Maria instaura un buon rapporto con tutte le sue matrigne e le aiuta nella crescita di fratelli e sorelle, rivelandosi comprensiva e sensibile. Dopo il secondo matrimonio del padre, avvenuto nel 1773, Maria si reca insieme a lui in Irlanda nella loro tenuta di Edgeworthstown, nella contea di Longford. Qui intreccia conoscenze con la nobiltà anglo-irlandese, in particolare con Kitty Pakenham, moglie di Arthur Wellesley duca di Wellington, Lady Moira, e sua zia Margaret Ruston.

Il carattere deciso e indipendente risplende di nuova luce quando Maria si dedicherà ad amministrare le tenute di suo padre, un’esperienza che utilizzerà in tutti i suoi romanzi ambientati in Irlanda.

I primi racconti della scrittrice nascono per divertire la propria famiglia. Molti suoi componimenti sono stati prima scritti alla lavagna e solo dopo l’approvazione della famiglia sono stati ricopiati a penna. Suo padre ha sempre incoraggiato la sua arte ed è stato anche ampiamente criticato per la sua insistenza nel voler supervisionare e modificare i lavori di sua figlia. Era sua ferma convinzione, in anticipo sui tempi, che fosse auspicabile dotare anche le ragazze di buona istruzione.

I primi lavori letterari di Maria sono sostanzialmente scritti melodrammatici. Pubblica, per la prima volta nel 1795, Letters for Literaly Ladies, ispirato dal padre. In seguito, nel 1796, pubblica un libro per bambini dal titolo The Parent’s Assistant, che comprende il racconto The Purple Jar.

Tra il 1796 e il 1800 pubblica sei volumi di racconti per l’infanzia, seguiti da una ventina di altre opere. Su tutte emergono Il Castello Rackrent e L’Assenteista che costituiscono i suoi romanzi più famosi: romanzi dal fascino inesauribile e al tempo stesso documenti umani di valore.

Nel 1802, insieme a tutta la famiglia, raggiunge prima Bruxelles e poi la Francia. Qui, durante il suo soggiorno nel 1803 si innamora del conte svedese Abraham Edelcrantz, da cui riceve una proposta di matrimonio.

La ragazza, anche se perdutamente innamorata, in una lettera molto distaccata declina l’offerta per non dover abbandonare i suoi cari e soprattutto suo padre. A Maria occorrerà molto tempo per dimenticare questo amore. Ma deciderà di tornare in Irlanda e di dedicarsi completamente alla scrittura.

Dopo essere riuscita a diventare una delle figure più note della letteratura del suo tempo, la scrittrice, insieme a suo padre, nel 1813, raggiunge Londra, luogo in cui viene calorosamente accolta. In tutte le sue opere grande attenzione è dedicata ai temi di giustizia sociale, e in particolare al ruolo della donna nella società.

A Londra, sempre nello stesso anno, incontra Lord Byron, che si accingeva ad essere travolto dallo scandalo, e incontra Humphry Davy. Maria avvia una lunga e fitta corrispondenza con Sir Walter Scott, tanto da fargli poi visita nella sua dimora di Abbotsford House, in Scozia.

La vita della scrittrice è costellata da viaggi. Visita la Francia e il Belgio. Ma non dimentica le sue origini e, durante la carestia che colpisce l’Irlanda, fa tutto ciò che è in suo potere per tentare di raccogliere fondi per aiutare i contadini che vivono nelle sue proprietà.

Scrittrice prolifica, tiene la penna in mano fino al suo ultimo respiro. Muore a Edgeworthstown il 22 maggio del 1849, dicendo: “Ho una gran voglia di vedere il mio funerale prima di morire.”

Pur essendo famosa e apprezzata al suo tempo, la sua opera è stata cancellata dalla storia come è capitato, lo sappiamo, a numerose altre donne che ci hanno preceduto.

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Maria Edgeworth

Maria Edgeworth, Letters for literary ladies, 1795

Maria Edgeworth, Il castello Rackrent, 1800

Maria Edgeworth, The Absentee, 1812

Opere di Maria Edgeworth su Progetto Gutemberg

Referenze iconografiche: John Downman, ritratto di Maria Edgeworth, 1807. Immagine in pubblico dominio.

Voce pubblicata nel: 2020

Ultimo aggiornamento: 2023