Correva l’anno 1974, l’anno dell’ “austerity”: per risparmiare le riserve di petrolio (non per evitare l’eccessivo inquinamento), nelle domeniche non si poteva usare l’automobile.
L’ISAL (Istituto di Storia dell’Arte Lombarda; allora aveva sede in Piazza Duomo 14, a Milano, ora invece si trova a Palazzo Arese Jacini, a Cesano Maderno) ebbe una splendida idea: organizzare visite guidate, gratuite, per far conoscere le bellezze di Milano.
La professoressa Gatti Perer fu la prima a tenere questi incontri che diventarono presto, grazie alla sua bravura, affollatissimi, tanto da costringere l’Istituto a mettere a disposizione del pubblico ogni domenica pomeriggio altre docenti di Storia dell’Arte.
La prima volta che la incontrai, fu in occasione della visita guidata al Cenacolo. La sua descrizione produsse un vero incantesimo su di noi che, attentissimi, ascoltavamo rapiti. Con le sue parole era riuscita magicamente a riportarci indietro nel tempo, a far affiorare tutto un contesto.
Pensavo con invidia alle studentesse e agli studenti dell’Università Cattolica che avevano la fortuna di ascoltarla e seguirla tutti i giorni, e furono questi incontri a spronarmi a studiare, ad approfondire.
L’Istituto più avanti istituì, di sabato pomeriggio, dei corsi di storia dell’arte per taxisti e per insegnanti. Pur disponendo di poco tempo, fui sempre presente agli appuntamenti. La Prof.ssa Gatti Perer con la sua semplicità sapeva spiegare e coinvolgere tutti anche le persone lontane dalla storia dell’arte.
Laureata in Storia dell’arte con Paolo D’Ancona presso l’Università degli Studi di Milano, aveva iniziato la sua attività docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore nel 1963 con l’insegnamento di Storia della critica d’arte.
Contemporaneamente aveva ottenuto il diploma di Conservatorio in pianoforte.
Sempre presso la Cattolica, prima come Libero Docente e poi come Professore Ordinario, otteneva la prima cattedra italiana di Storia dell’arte lombarda e quella di Storia dell’arte moderna, avviando al tempo stesso altre discipline (Storia dell’architettura e Iconografia e iconologia), e dispiegando un’attività docente ininterrotta fino al 2004. Terminata la professione per limiti d’età è stata nominata Professore Emerito di Storia dell’arte moderna.
È stata Direttore del Scuola di Perfezionamento e poi di Specializzazione in Storia dell’arte dell’Università Cattolica, conferendo ad essa grande prestigio nazionale, grazie soprattutto al coinvolgimento dei docenti incaricati provenienti da tutta Italia.
Nel 1955 ha fondato la rivista «Arte Lombarda» ancora oggi strumento indispensabile di aggiornamento scientifico, al quale da sempre collaborano le più prestigiose firme nazionali e internazionali.
Nel 1967 ha fondato l’Istituto per la Storia dell’Arte Lombarda, luogo di primaria importanza per la sua biblioteca, la fototeca e il fondo di ricerche, in gran parte tuttora attive.
Ha promosso iniziative di livello internazionale per conoscere e valorizzare l’arte lombarda: convegni, mostre, ricerche e pubblicazioni. Tra i convegni si ricordano quello sul Duomo di Milano (1968), sul Neoclassicismo a Como (1980) sull’Umanesimo in Lombardia (1981 e 1985), Masolino e la Lombardia (1984), Pellegrino Tibaldi (1987); Bramante a Milano (1986), Barocco lombardo e Barocco europeo (1990), Metodologia della ricerca, in onore di Eugenio Battisti (1991) l’Atlante del Barocco in Italia Settentrionale (2003). Tra le mostre si ricordano quella sulla Gerusalemme celeste (1983) e le due esposizioni dedicate a Via Torino (1986 e 1991). Ha curato importanti imprese editoriali come i volumi sulla sede milanese dell’Università Cattolica (1990), su Sant’Ambrogio (1995) e San Marco (1998) a Milano, il Santuario di Saronno (1996), il Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno (1999).
I suoi studi sul complesso agostiniano di Santa Maria Incoronata hanno portato al recupero dell’unica biblioteca quattrocentesca sopravvissuta a Milano (1980). Tra le molte ricerche si ricordano quelle sui fondi di disegni architettonici lombardi, sulle opere d’arte lombarda presso i musei stranieri, sulla cultura artistica dell’età borromaica, sull’altare barocco, sui Sacri Monti.
Molti dei suoi allievi sono diventati docenti universitari in Italia e all’estero, Direttori di musei e funzionari di Soprintendenze. È stata membro dell’Accademia di San Carlo e le è stato conferito l’Ambrogino d’oro.

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Maria Luisa Gatti Perer

Autori vari, Studi di storia dell'arte in onore di Maria Luisa Gatti Perer, curatori A. Rovetta e M. Rossi, Vita e Pensiero 1999

M.L. Gatti Perer, I. Montani Mononi, E. Wakayama, Introduzione alla storia dell'arte, Milano, Ediz. La Rete 1972

M.L. Gatti Perer, La Chiesa di San Marco in Milano, Silvana Editoriale 1999

M.L. Gatti Perer, Il Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, Edizioni Isal 1999

M.L. Gatti Perer, Carlo Giuseppe Merlo Architetto, Edizioni Isal 1996

M.L. Gatti Perer, La chiesa e il convento di S. Ambrogio della Vittoria a Parabiago, Milano, Ediz. La Rete 1966

M.L. Gatti Perer, La Basilica di S. Ambrogio. Il tempio ininterrotto, Vita e Pensiero 1995

M.L. Gatti Perer, Plotino e la metafisica della contemplazione, Vita e Pensiero 1996

Voce pubblicata nel: 2012

Ultimo aggiornamento: 2012