
Cineserie
Storie vere di maestri del tè, monaci guerrieri, calligrafi, giramondo e tanti altri
di Monica Demattè
postfazione di Gian Carlo Calza
DATI
Cineserie. Storie vere di maestri del tè, monaci guerrieri, calligrafi, giramondo e tanti altri
Pagine: 288
Illustrazioni a colori
Rilegatura telata
Prezzo di copertina: 35 euro
ISBN: 9788899270292
Il titolo “Cineserie”, spiega nella postfazione Gian Carlo Calza, non è solo l’evocazione in Occidente di visioni incantate di un mondo asiatico del passato. Il termine, infatti, fa riferimento a un periodo dell’arte europea in cui si ebbe una forte influenza dell’arte cinese.
La scelta di Cineserie come titolo di questo volume allude quindi, non senza ironia, a quell’immaginario che dal Seicento è giunto per varie strade a occupare dimore di ogni tipo, come un invito al viaggio, come un esotico richiamo a una Cina immaginaria e concreta. Monica Dematté, artista e specialista di arte contemporanea cinese, pone al centro del libro le storie da lei vissute e commentate con la tipica modalità arcaica dei viaggiatori e dei narratori che nei secoli hanno parlato delle cineserie.
Il libro riporta la descrizione di diciannove cineserie sulla base del materiale raccolto dall’autrice in trent’anni di viaggi assidui e lunghe permanenze in Cina. Quello che propone Dematté, spiega Calza, è la liberazione dai preconcetti diffusi sul paese asiatico, per interrogarsi sul senso che scorre attraverso le descrizioni. Ne sono esempio capitoli come Chiamami come si conviene, che tratta dell’acrobazia linguistica cinese sul come rivolgersi a una persona, o Non per tutti, la scoperta del nido d’aquila di un vero monaco guerriero e guaritore su una delle montagne sacre cinesi. Una serie di racconti, quindi, che, come cronache di viaggio, restituiscono al lettore una Cina contemporanea e diversa dalle narrazioni correnti.
Monica Dematté applica un approccio che va considerato oltre ogni tipologia precostituita, condividendo l’esperienza diretta degli artisti. Così le due anime della Cina, quella sociale umanistica e quella individuale creativa, si fondono dando vita a un viaggio artistico e culturale che mira a svelare gli aspetti concreti, ma esemplari, di una Cina che da sempre è stata narrata in maniera “ideologica”, “filosofica” e “politica”.