Emilia Pardo Bazán ha un ruolo di grande rilievo nel panorama letterario spagnolo dei secoli XIX e XX. Nacque il 16 settembre 1851 a La Coruña, località sita nella regione della Galizia, nel nord-ovest della Spagna. Appartenente a una colta, agiata e moderna famiglia della piccola nobiltà, trascorse la sua infanzia e giovinezza in un ambiente privilegiato. Suo padre divenne sindaco de la Coruna, e nel 1868 deputato. Dal 1857 al 1860 la famiglia si trasferì a Madrid per consentire a Emilia di frequentare la scuola francese. Al ritorno l’educazione illustre proseguì con maestri privati. Pubblicò due racconti e un romanzo a puntate sulla rivista “El progreso”.

A soli sedici anni si sposò con José Quiroga Pérez De Deza, e da questa unione nacquero tre figli: Jaime, Blanca e Carmen. Fu un matrimonio segnato da pacifica convivenza e reciproco sostegno, che tuttavia sfociò qualche anno dopo in una separazione legale, dopo le polemiche suscitate dal romanzo La tribuna (1882-83), storia di una sigaraia sedotta e abbandonata e considerato il primo romanzo naturalista spagnolo.

Fin dalla giovinezza, Emilia manifestò una profonda passione per la letteratura e la scrittura. Nonostante non le fosse concesso frequentare l’università, aveva studiato in Francia, venendo in contatto con le correnti culturali del tempo: le poetiche del naturalismo insieme alle idee positiviste, orientate a una “fedeltà” al reale e all’interesse per i dettagli, influenzarono il suo stile letterario e le sue idee sulla letteratura e l’impegno sociale. Grande fu il suo interesse anche per l’opera di Tolstoj.

Il talento di Emilia come scrittrice emerse precocemente. Nel 1879, scrisse il suo primo romanzo, Pascual López, ottenendo un buon successo, come Un viaje de novios, la storia di un viaggio di nozze di una coppia sbilanciata per età. Il romanzo più fortunato fu Los Pazos de Ulloa (1886), nel quale descrisse con precisione la vita nella campagna galiziana, evidenziando le dure realtà sociali e le disuguaglianze del tempo. Attraverso la famiglia Ulloa, una famiglia aristocratica della Galizia nel XIX secolo, il romanzo esplora il deterioramento morale e sociale della nobiltà, mettendo in evidenza i difetti della società e il declino graduale della famiglia, attraverso intrighi, relazioni conflittuali e tragici avvenimenti, offrendo una profonda riflessione sociale sulla condizione umana, sulle sue fragilità e tensioni.
Los Pazos de Ulloa rimane un rilevante capolavoro letterario grazie alla sua lucida e spietata analisi della realtà sociale e morale del periodo e fu proprio con questo romanzo che Emilia raggiunse la fama internazionale. Nel 1985 una serie televisiva, che vinse il premio spagnolo TP de Oro come migliore serie nazionale, ha contribuito a mettere di nuovo in circolazione il celebre romanzo.
Fra le altre opere si ricordano
La madre naturaleza, 1887, Insolación, (1889), Una cristiana (1890), La quimera, (1905), La sirena negra, 1908.

Emilia Pardo Bazán fu anche un'importante saggista e critica letteraria. Scrisse numerosi saggi su varie tematiche, tra cui la letteratura spagnola, la critica letteraria e la condizione delle donne, che espresse nel saggio La donna spagnola (1890), denunciando la condizione di sudditanza delle donne dovuta alla loro scarsa istruzione. Nel 1916, divenne una delle prime donne spagnole a essere ammessa nella Real Academia Española. Il riconoscimento del talento di Emilia fu tale da far creare, presso l'Università di Madrid, una cattedra di letterature romanze appositamente per lei, consentendole di impartire lezioni.

Emilia Pardo Bazán morì il 12 maggio 1921, lasciando un'eredità duratura nella letteratura spagnola. Le sue opere continuano ad essere oggetto di studio e apprezzamento per la sua audacia e il suo impegno sociale. Rappresenta la figura di una pioniera nel panorama letterario spagnolo e anche una voce importante per le donne in tutto il mondo.

*Questa biografia è stata redatta ed elaborata da cinque studenti del Liceo Linguistico Manzoni.
Gli autori di questo lavoro sono: Alessandro Aglione, Basmala Harb, Beatrice Lupi, Elisabetta Ortensi e Francesca Ricchiuti.



Voce pubblicata nel: 2024

Ultimo aggiornamento: 2024