Oriana Fallaci – Scrittore”: questa la famosa incisione che l’autrice di bestseller volle nella

sua lapide.

Oriana Fallaci nasce a Firenze il 29 giugno 1929; figlia primogenita di un artigiano,

Edoardo, e una casalinga, Tosca Cantini. Gli anni dell’infanzia, nonostante la povertà della

famiglia, sono arricchiti dallo studio dei libri classici e dalla scoperta della passione per la

scrittura.

In tenera età viene a contatto con la situazione politica e sociale che attraversa in quegli

anni l’Italia. Infatti, per aiutare il padre partigiano, che viene anche catturato e torturato dal

regime, fa da staffetta per portare materiale e messaggi. Il suo nome di battaglia è Emilia,

e la sua dote quella di riuscire a passare inosservata; qui ha origine il suo entusiasmo, il

coraggio e la lotta ai valori morali.

Inizia a lavorare per il quotidiano «Il Mattino dell’Italia centrale» per potersi mantenere

mentre frequenta la Facoltà di Medicina. Dopo un anno, però, si trasferisce alla Facoltà di

Lettere. Comprende subito che questo mondo le appartiene, dimostrando talento e

impegno. Lavora per un breve periodo per «Epoca», insieme allo zio Bruno, finché

entrambi vengono licenziati, come lei afferma:

"Avevo commesso un crimine imperdonabile: essere nipote di mio zio. Io e lo zio Bruno non

siamo mai stati oggetto di tenerezze nel giornalismo italiano. Per via della nostra abitudine di

dire pane a pane, vino a vino, e cretino al cretino, suppongo". (De Stefano, 2013)

Pochi anni dopo viene assunta da «L’Europeo». Il suo sogno è ancora quello di diventare

una scrittrice. Il giornalismo la conquista perché le permette di viaggiare (condizione di

rado offerta alle donne in quegli anni) e conoscere nuovi mondi.

Grazie ai viaggi in America scopre un nuovo tipo di scrittura, più incisiva, che fa propria.

Nel 1956 si sposta in Ungheria per raccontare la storia del regime comunista. Nel 1961 è

coinvolta in un progetto di scrittura sulla condizione della donna in Oriente (Il sesso inutile,

Milano, 1961). Inoltre ha l’opportunità di visitare e conoscere molti luoghi e persone. Nel

1962 viene pubblicato il primo romanzo: Penelope alla guerra (Milano, 1962). Grazie al

successo riscontrato, può scegliere di cosa occuparsi. Inizialmente si dedica ai viaggi nello

spazio; questo le permette di conoscere Pete Conrad, astronauta dell’Apollo 12.

Sin dalle sue collaborazioni all’«Europeo» Fallaci propone la figura della giornalista non solo come reporter, ma come co-protagonista della narrazione giornalistica. Le sue interviste sono accompagnate da foto in cui lei compare con l’astronauta, con Sean Connery 007; insomma costruisce un’idea molto spettacolare della donna giornalista, proponendosi già

come personaggio. Se il giornalismo americano conosceva già da tempo questo modello,

in Italia Fallaci si confronta sul piano della popolarità con Camilla Cederna – penna

pungente e dotta, ritrattista di costume della società.

Successivamente Fallaci viene inviata in Vietnam per raccogliere una serie di interviste

che rende subito originali. Come lei afferma:

"Io non sono un venditore di parole. Sono un venditore di idee che paga sempre per le sue idee,

giuste o sbagliate. E quando gli stupidi hanno paura di me e non vogliono essere intervistati da

me io rispondo: «Non hanno paura di me. Hanno paura della verità»" (Fallaci, 2017).

Così Oriana Fallaci ha modo di confrontarsi con leader degli anni Settanta, tra cui Yasser

Arafat e Indira Gandhi. Racconta poi altre guerre come quella arabo-palestinese e quelle

etniche in Asia: in ogni circostanza non si sofferma sugli eventi esterni, ma analizza le

emozioni e i conflitti interiori.

Nel 1977 abbandona «L’Europeo» e le interviste per dedicarsi solamente ai suoi scritti.

Risalgono comunque al periodo le famose interviste a Muammar Gheddafi e Ayatollah

Khomeini. Alla fine di quest’ultima compie un gesto anticonvenzionale, dopo un acceso

scambio di battute tra i due: si toglie lo chador. Questo protagonismo le sarà sempre

caratteristico, e le sue posizioni provocatorie lo rafforzano: è un modo di affermare il suo

punto di vista sempre autonomo, non retorico, ma sicuramente attento al proprio tempo. Si

tratta di un giornalismo di opinione, per nulla impersonale e obiettivo, ma anzi sempre al

limite della narrazione.

All’inizio degli anni Novanta, scopre di avere un tumore e si ritira nella casa a Manhattan,

dove inizia la scrittura di un grande romanzo familiare che sognava da tempo. Il lavoro

viene interrotto l’11 settembre del 2001: abita molto vicino alle Torri Gemelle e l’evento la

colpisce nel profondo. Si dedica quindi alla scrittura di un articolo: La rabbia e l’orgoglio

(Milano, 2001), che forma poi una trilogia: La forza della ragione (Milano, 2004); Oriana

Fallaci intervista sé stessa - L’Apocalisse (Milano, 2004).

In Un cappello pieno di ciliegie (Milano, 2008), racconta la storia della sua famiglia; il

romanzo viene pubblicato dalla casa editrice di fiducia, Rizzoli, dopo la morte avvenuta il

15 settembre del 2006.

Oriana Fallaci scrive in modo semplice, come lei stessa afferma:

"Risponderò in stile minigonna, cioè in modo abbastanza lungo da coprire l’argomento e

abbastanza breve da renderlo interessante". (Fallaci, 2009)

Tra i romanzi più fortunati si leggono ancora: Lettera a un bambino mai nato (Milano,

1975), pubblicato in seguito a due aborti spontanei; Un uomo (Milano, 1979), ispirato

all’amato Alexandros Panagulis, politico greco morto per cause ancora misteriose;

Insciallah (Milano, 1990), focalizzato sul rifiuto della guerra, in particolare quella libanese.

Famosa per il riserbo con cui creava le sue opere, dedicava molto tempo per ogni stesura

e non accettava di buon grado critiche o correzioni. Chi l’ha conosciuta ha apprezzato il

perfezionismo e la determinazione.

Ancora oggi viene ricordata per l’impegno, la risolutezza e la discrezione dimostrati nel lavoro:

"Io non ho mai autorizzato, né autorizzerei mai, una mia biografia personale. Te l’ho detto mille

volte. I miei avvocati hanno sempre fermato coloro che volevano scrivere la mia biografia

personale cioè la storia della mia vita e della mia famiglia. E conosci le ragioni. Una è che non

affiderei mai a un’altra persona la storia della mia vita; una è che i biografi sono traditori come i

traduttori e in buona o cattiva fede sbagliano sempre; una è che sono ossessionata dalla

privacy". (De Stefano, 2013)

 

*Voce a cura di Asia Scianti Manzini

Nata a Thiene, in provincia di Vicenza, il 9 gennaio 2000. Laureata in “Scienze e Tecniche di Psicologia Cognitiva” è attualmente studentessa magistrale in “Psicologia” indirizzo “Risorse Umane e Organizzazioni”, all’Università degli studi di Trento. Si dedica con passione allo

studio della Psicologia del Lavoro: vorrebbe che diventasse la sua professione.

Partecipa al gruppo SCRIBUNT: Gruppo di Scrittura di Biografie – Università

di Trento (referenti Maria Barbone; Susanna Pedrotti; Lucia Rodler).

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Oriana Fallaci*

De Stefano, C. (2013), Oriana una donna, Rizzoli.

De Stefano, C. (2014), Fallaci, Oriana, Dizionario Biografico degli Italiani (URL consultato il 22 febbraio 2023).

Fallaci O. (2009), Intervista con il potere, Rizzoli.

Fallaci, O. (2017), La paura è un peccato. Lettere da una vita straordinaria,

Rizzoli.

Ferrario, M. (2017), Oriana Fallaci tra romanzo e saggio: viaggio intorno a una donna, Academia.edu, Università degli studi di Trento. (URL consultato il 22 febbraio 2023).

Pasolini, P.P. (1964), Comizi d’Amore, Intervista a Oriana Fallaci, Camilla Cederna

e Adele Cambria (URL consultato il 22 febbraio 2023).

Pierelli E. (regia) (2016). Oriana Fallaci. Una donna controcorrente. Rai -Radio

Televisione Italiana. (URL consultato il 22 febbraio 2023).

Spagnoli, M. (regia). (2019). Illuminate: Oriana Fallaci. Il lato oscuro della luna. Rai

-Radio Televisione Italiana. (URL consultato il 22 febbraio 2023).

Tonin, V. (2019), Oriana Fallaci, la narrativa di una giornalista, tesi di laurea

magistrale in Filologia Moderna, Università degli studi di Padova (Relatrice: Patrizia

Zambon). (URL consultato il 22 febbraio 2023).

Voce pubblicata nel: 2023

Ultimo aggiornamento: 2023