Nella cittadina di Homer, in Ohio, il 23 settembre 1838 nasce Victoria Clafin, sesta dei dieci figli (sette sorelle e due fratelli). Il padre Reuben Buckman Clafin, detto Buck, è un alcolista con vari lavori e la madre Roxanna Hammel (Anna), è una casalinga afflitta da problemi mentali. La vita di Victoria è travagliata: il padre in cerca di denaro brucia il mulino della sua fattoria, ruba una serie di buste con i soldi dei residenti della città, trasferisce la famiglia a Mount Gilead dalla figlia maggiore sposata e convince le figlie che siano dotate di poteri soprannaturali, incoraggiandole a diventare medium.

Il 20 novembre 1853 Victoria, per fuggire di casa, sposa il medico che le ha curato la febbre, Canning Woodhull,di cui assume il cognome. Trasferitasi a Chicago, scopre che il marito è un alcolista che si finge medico, ma non demorde e concepisce due figli: nel 1854 Byron, che avrà problemi mentali, e nel 1861 Zulu Maud detta “Zula”, che vivrà tutta la vita all’ombra dell’ingombrante figura della madre. Dopo essersi trasferita a San Francisco Victoria lavora come sarta ed entra in una compagnia teatrale grazie alla sua capacità oratoria; in seguito lavora come medium nel Midwest e ad Indianapolis, ma tutto termina nel 1864 quando si sparge la voce che le sorelle Clafin non abbiano alcun potere soprannaturale. Dal 1868 Victoria si rialza abilmente e decide di impegnarsi nel movimento suffragista dell’epoca, secondo quella che lei stessa definisce una sorta di illuminazione, per farsi paladina dei diritti delle donne. Così, dopo aver abbracciato lo spiritualismo caro al padre, abbraccia anche il libero amore, una tendenza laterale al movimento dei diritti delle donne. La sua visione individualista dell’emancipazionismo e il suo stile alquanto bizzarro (come indossare abiti maschili per combattere lo stereotipo) la isolano da un movimento che di lì a un anno si sarebbe diviso in due: il National Woman Suffrage Association, favorevole a un emendamento costituzionale che ampliasse il voto alle donne, e l’American Woman Suffrage Association, che si batteva affinché una serie di leggi statali ampliassero man mano il diritto di voto anche alle donne.

Victoria, ormai stanca del matrimonio, presenta istanza di divorzio per l’alcolismo del marito e conosce il colonnello James Harvey Blood, veterano e presidente della ferrovia di St. Louis, che decide di sposare nel 1866 non prendendone il cognome, ma andando ad abitare con lui e Woodhull nella stessa casa per un ménage à trois che i tre condurranno a St. Louis, Chicago, Pittsburgh e New York. Il 5 febbraio 1870 Victoria, sua sorella Tennessee e James (ma la sua firma è puramente formale) aprono la Woodhull, Clafin & Co., prima società femminile di agenti di borsa: come prime donne broker a Wall Street le sorelle vengono additate come prostitute. Il 2 aprile 1870 sull’ “Herald Tribune” Victoria annuncia la sua candidatura alla presidenza per il 1872 e, come prima donna a correre per questo titolo, viene appoggiata dall’Equal Rights Party e affiancata dalla candidatura alla vicepresidenza di Frederick Douglass, ex-schiavo abolizionista, con lo slogan “Victory for Victoria”. Lo stesso anno fonda The Weekly, un settimanale che chiude nel 1876 per mancanza di fondi, ma nel 1890 ne fonda un altro che avrà più successo: The Humanitarian. Vicky fa parte dell’area radicale del movimento suffragista americano, anche se per gli scandali che suscita non sarà più invitata alle conferenze del movimento a cui ha sempre partecipato: gli arresti,di cui uno durante la sua candidatura alla presidenza e le votazioni, con il pretesto della sua pubblicazione diffamante riguardo la relazione tra Henry Ward Beecher, pastore e politico abolizionista, ed Elizabeth Tilton, sua parrocchiana e moglie di Theodore Tilton (in seguito verrà chiamata anche a testimoniare a riguardo); e lo shock sociale perché tramite un processo, intentato dalla madre contro Cunning, si viene a sapere del ménage à trois. La Woodhull si adopera moltissimo per ottenere il diritto di voto delle donne tanto che l’11 gennaio 1871 arriva ad affrontare il comitato congressuale (tutto al maschile) a Washington D.C. con un memoriale per dimostrare che la Costituzione americana prevede già, negli emendamenti quattordici e quindici, il diritto di voto femminile. Inoltre il 3 novembre 1871 con la sorella Tennie cerca di votare invano, registrandosi per votare alle elezioni locali a New York. Abbandonando la terra che non l’aveva mai accettata perché femminista e libertina, nel 1876 divorzia dal colonnello e si trasferisce in Inghilterra, sposando il 31 ottobre 1883 il ricco banchiere John Biddulph Martin, che morirà nel 1897.

Nel 1914 si trasferisce a Norton Breton dove ricava una sala in cui organizzare conferenze.

Il 9 giugno 1927 Victoria si spegne, lasciandoci soltanto il suo pensiero avanguardista lontano dal femminismo mainstream dell’epoca e la storia della sua incredibile vita.

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Victoria Clafin Woodhull

Mastroianni G., Il femminismo prima delle femministe: Salvatore Morelli e Victoria Woodhull, Photocity, Parma, 2018, ISBN: 978-88-6682-886-0

Referenze iconografiche: Victoria Claflin Woodhull, 1874. Foto di Bradley & Rulofson, 429 Montgomery Street, San Francisco. Fonte: arvard Art Museum/Fogg Museum, Historical Photographs and Special Visual Collections Department, Fine Arts Library. Immagine in pubblico dominio.

Voce pubblicata nel: 2019

Ultimo aggiornamento: 2023