Eanflæd nacque il 19 aprile dell’anno 626 d.C., nella sera del Sabato Santo, figlia di Eadwine (Edwin), principe di Deira, ed Æthelburh, figlia di Æthelberht del Kent. Fu battezzata nel giorno di Pentecoste dello stesso anno da Paolino, vescovo di York; fonti brittoniche sostengono invece che venne battezzata dal re Rhun di Rheged.

 

In seguito alla morte in battaglia del padre (633), si recò in esilio con sua madre, Paolino e altri familiari presso i parenti materni nel Kent. Nel 642 o più tardi sposò il cugino Oswiu, divenuto re in Northumbria. Da Oswiu ebbe diversi figli, tra i quali sicuramente il futuro re Ecgfrith ed Ælfflæd. Eanflæd osservava il cattolicesimo romano, a differenza di suo marito, che durante l’esilio in Scozia e in Irlanda aveva adottato le abitudini e la liturgia irlandesi; questo portava a situazioni paradossali, come le celebrazioni della Settimana Santa in giorni diversi per il re e la regina.

Sostenne il giovane Wilfrid di York, che le era stato presentato da alcuni parenti dal lato paterno, inviandolo presso il monastero di Lindisfarne e poi raccomandandolo a suo cugino Eorcenberht del Kent quando Wilfrid manifestò il desiderio di partire in pellegrinaggio per Roma. Allorché Oswiu causò la morte di suo cugino Oswine, regnante sulla Deira, Eanflæd lo spinse a fondare il monastero di Gilling come atto di espiazione.

 

Dopo la morte del marito (670) Eanflæd si ritirò a vita religiosa presso il monastero di Streaneshealh (Whitby) fondato e retto da Hild, sua parente, dove viveva già fin da bambina in stato monacale sua figlia Ælfflæd. Alla morte di Hild (680) assunse, insieme ad Ælfflæd, la direzione del monastero. Curò la traslazione dei resti di re Eadwine a Whitby, dove ella stessa venne sepolta alla sua morte. Era ancora in vita al momento dell’ascesa al trono del figliastro Aldfrith (685).

Il suo culto appare relativamente tardi in Inghilterra, non prima della Conquista; il giorno della sua commemorazione era il 24 novembre.

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Santa Eanflæd di Northumbria

Anonimo, The Earliest Life of Gregory the Great. Text, transl. and notes by B. Colgrave, Cambridge et al., 1968.

 

Beda Venerabilis, Historia ecclesiastica gentis Anglorum, Historia abbatum, Epistola ad Ecgbertum, ed. C. Plummer, Oxford, 1896.

 

Eddius Stephanus, The Life of Bishop Wilfrid, text, translation and notes by B. Colgrave, Cambridge, 1927.

 

Guglielmo di Malmesbury, Willelmi Malmesbiriensis monachi Gesta regum Anglorum, vol. I, ed. T. D. Hardy, London, 1854.

 

PASE (Prosopography of Anglo-Saxon England), www.pase.ac.uk, s.v. Eanflæd 1 (ultima consultazione 28.12.2021).

 

Thacker, Eanflæd [St Eanflæd] (b. 626, d. after 685), Oxford Dictionary of National Biography online, 2004, <www.oxforddnb.com> (ultima consultazione 26.12.2021).

 

Voce pubblicata nel: 2022

Ultimo aggiornamento: 2022