«Nel novero delle cose piccole/

c'è questa vita di assolo, allegretti, foglie che si aprono sempre,/

farina che resuscita senza miracolo, e polvere era.

Segni scompaginati dal vento./

Però con un senso del ritmo e forse anche del metro.» 1

«Dimmi che è stato uno scherzo./

Dio Padre invisibile, tu per statuto/

li rimanderai presto a casa, i nostri cari?». 2

Emiliana di origine, poetessa, giornalista, traduttrice di poesia e professoressa di liceo, insegnava Letteratura italiana e Lingua e Letteratura latina al “Liceo Ignazio Vian” di Bracciano, in provincia di Roma, dove viveva con suo figlio Lorenzo. Nella stessa Bracciano vive anche la mamma di Paola, emiliana, insegnante di matematica alle scuole medie.

Paola Malavasi amava l’insegnamento e puntava sulla sensibilità dei giovani, tanto da dedicare loro due antologie scolastiche dai rispettivi titoli I ribelli. Maledetti, futuristi e beat (2000) e I luoghi del mito (2001). Conobbi Paola in III liceo, quando avevo 15 anni. Fu la mia “poetessa guida”, come amo definirla. La nostra amicizia scavalcò le aule del liceo. Mentre preparavo il mio primo esame di letteratura italiana all’Università, l’andai a trovare per un consiglio. Stava facendo il pane per il figlio. Un giorno, tra le barriere dei libri nel suo studio pieno di carte scoprii alcune sue poesie pubblicate nelle edizioni Pulcino Elefante dai titoli Dolce (1999) e Paese Passato (2000). Mi sembrarono un piccolo miracolo.

Mi introdusse alla lettura di Alda Merini, un giorno, sulla porta, mentre me ne stavo andando per tornare a casa. Le sue lezioni erano improntate con dolcezza e fermezza. Come sua ex alunna mi piace ricordare l’autorevole ironia che attraversava il suo modo di relazionarsi a noi. Amava far appendere al muro dei fazzoletti di carta con su scritto la versione in italiano corretto della frase enunciata erroneamente o in dialetto dagli stessi studenti. Era molto attenta alle esigenze delle alunne e degli alunni e ci stimolava sensibilmente alla scoperta della poesia tramite, ad esempio, la creazione di un giornale scolastico, come spazio creativo e mediante suggerimenti di lettura che spesso uscivano dai comuni binari didattici. Parlavamo di Baudelaire, Rimbaud, Günter Grass, James Hillman. Le sue lezioni di poesia si basavano sul confronto, sullo scambio di opinioni e l’ascolto.

Il suo compagno Ennio Cavalli, poeta e giornalista, ha recentemente riunito tutte le poesie a lei dedicate nella raccolta dal titolo Trattativa con l’ombra (2013). Una delle raccolte di poesia più significative di Paola Malavasi, alla quale stava lavorando, A questo servono le lacrime (2006), uscì postuma a cura del suo compagno. La raccolta comprende le poesie vincitrici del Premio Montale per l’inedito 2001. Il figlio Lorenzo è “eroe protagonista”. La madre vive il “respiro” del figlio come “luce accesa” nella loro “piccola famiglia” 3. Il ruolo delle madri viene rappresentato come vocazione. Esse sono “come una preghiera che copre di terra e non uccide”, perché “sanno di creazione e sangue” 4. La morte del padre, Angelo, inaugura quel cupo e intimo percorso che è l’elaborazione del lutto. Tutto si muove a tappe, a brani. Dall’improvvisa perdita alla nascita del figlio Lorenzo, è tutto un mescolarsi di vita che scorre tra i ricordi dell’infanzia con il fratello, i momenti di ludica spensieratezza con il padre, fino a quando “arrivò il momento” 5. Paola Malavasi è stata ricordata dal Premio Nobel per la Letteratura Derek Walcott e dal poeta polacco Adam Zagajewski, già da lei tradotto, rispettivamente nelle poesie Per Paola e Indifesa, in apertura di A questo servono le lacrime:

«Sulle fotografie continua ad essere serena,

il suo volto è indifeso e aperto.

Il suo volto continua a invocare il futuro,

ma il futuro, distratto,

guarda già altrove» 6

«E quella ragazza italiana, di talento e con un’indole di miele,

scomparsa dai fogli di “Poesia”, scomparsa dai ciottoli umidi

di Rimini mentre le formiche ancora scribacchiano, i granchi agitano le chele

e gli scaffali s’ispessiscono» 7

Tra i molti riconoscimenti che Paola Malavasi ha ricevuto per la sua poesia c’è il Premio Lerici Pea 2003 per l’opera Le altre, il Premio Montale 2001 per Primitive, e poi il Premio Pagine 1999 per In una stanza.

Paola Malavasi amava il mare, il sole e i viaggi, soprattutto quelli fatti insieme al suo compagno. Lui stesso ne scrive così: "I nostri viaggi sembravano non finire mai. I nostri viaggi, ancora adesso, sono un altrove senza paragoni". 8

Paola Malavasi è morta improvvisamente a Venezia la mattina del 18 settembre 2005 nella sua camera d’albergo con accanto, sempre, Ennio. Il giorno del funerale, alla Parrocchia Santo Stefano Protomartire di Bracciano era presente, fra la gran folla, tutto il Liceo Vian.

Note


1 Paola Malavasi, Cose piccole, in A questo servono le lacrime, Interlinea 2006
2 Malavasi P., La città di legno, in A questo servono le lacrime, Interlinea Edizioni, Novara, 2006, p.35.
3 Ivi, Respiro, p.83
4 Ivi, Madri, p. 90
5 Ivi, In tre giorni, p.27), riflesso nel testo in un silenzio immobile che conduce chi legge in un dialogo a tu per tu con un altrove, con chi osserva da un altro mondo. Nel dialogo poetico di Paola Malavasi e nel suo linguaggio asciutto, mai ruvido o deprivato della parola che vuole spiegare, descrivere, sognare e capire, l’amore è una colonna portante e protegge la bambina per donarla all’amante, al compagno di vita. Significativa la poesia Principe rosso, dedicata proprio a Ennio Cavalli, rimasta inedita fino al 2013, poi inserita in Trattativa con l’ombra, dove la voce di Paola Malavasi canta in una lucida e amorevole consapevolezza: “Ma oggi, guardandoti, amore ritrovato,/ ti ho amato come una bambina, io che sono madre”. ((Malavasi P., Principe rosso, in Cavalli E. (a cura di), Trattativa con l’ombra, Nino Aragno Editore, Torino, p. 127
6 Zagajewski A., Indifesa, trad. di Krystyna Róża Jaworska, in Malavasi P., A questo servono le lacrime, Interlinea Edizioni, Novara, 2006, p. 15.
7 Walcott D., Per Paola, trad. di Matteo Campagnoli, Ivi, p.13.
8 Cavalli E., Destini incrociati, Ivi, p. 9.

Voce pubblicata nel: 2014

Ultimo aggiornamento: 2019