Mi biografía es muy escueta, en cuanto a que mi único mérito es el Diccionario1.

Nata nel 1900, linguista e bibliotecaria, María Juana Moliner Ruiz è l’autrice di una delle opere più importanti per la lingua spagnola, il Diccionario de uso del español, opera di grande importanza nella cultura spagnola, al quale ha lavorato per oltre 15 anni. Nonostante le difficoltà personali e politiche che ha affrontato, ha continuato a perseguire il suo obiettivo di creare un dizionario che riflettesse l'uso autentico della lingua e che permettesse di comprendere e utilizzare correttamente lo spagnolo, diventando così un punto di riferimento nella lessicografia spagnola. Il dizionario riflette in tale modo il suo amore per le parole.

María Moliner nasce il 30 marzo del 1900 in una località del nord della Spagna: Paniza, in provincia di Saragozza. È la seconda dei tre figli del medico Enrique Moliner Sanz e di Matilde Ruiz Lanaja, e i suoi fratelli sono Enrique e Matilde. La famiglia, agiata e colta, permette ai tre Moliner di accedere alla migliore educazione. Pochi anni dopo la sua nascita, la famiglia si trasferisce a Madrid, dove i tre fratelli iniziano il loro percorso di studi nella
Institución Libre de Enseñanza (ILE) e María, alunna del critico letterario, filologo e storico Américo Castro, scopre la passione per la grammatica.

Prosegue il suo percorso nell’Instituto General y Técnico Cardenal Cisneros di Madrid. In questi anni il padre si trasferisce in Argentina. La madre Matilde, costretta ad occuparsi dei tre figli senza sostegno economico, sceglie di tornare a Saragozza dove può contare sull’aiuto della famiglia e dove possiede alcune terre.

María si diploma, tra il 1917 e il 1918, presso l’Instituto General y Técnico di Saragozza. Sceglie poi di continuare gli studi alla Università di Saragozza, dove si laurea nella facoltà di Lettere e Filosofia per poi specializzarsi in Storia nel 1925.

Tra il 1917 e il 1921 lavora come filologa e lessicografa presso lo Studio di Filologia dell'Aragona, collaborando alla realizzazione del Dizionario aragonese. Successivamente, supera un concorso per entrare nel Corpo Facoltativo di Archivisti, Bibliotecari e Archeologi, un corpo di funzionari pubblici. È la sesta donna ad entrare nel Corpo e la più giovane dalla sua fondazione nel 1868.

Il suo primo incarico è presso l'Archivio di Simancas. Successivamente passa all'Archivio della Delegazione dell'Agenzia delle Entrate di Murcia e diventa la prima donna a insegnare presso l'Università di Murcia nel 1924. Ci rimane fino al 1929, quando passa all'Archivio Provinciale delle Entrate di Valencia dove finalmente può dedicarsi alla sua passione per la gestione delle biblioteche.

Il 5 agosto 1925, María Moliner si sposa con Fernando Ramón Ferrando, professore di Fisica Generale. I loro progetti si uniscono: da un lato, l’impegno personale per la cultura di María, e dall’altro quello per la scienza di Fernando. Dal matrimonio nascono quattro figli: Enrique, Fernando, Carmen e Pedro.
Tra il 1931 e il 1939 María Moliner ha un ruolo attivo nella politica bibliotecaria nazionale, collaborando con la
Institución Libre de Enseñanza in progetti come le Misiones Pedagógicas, un'iniziativa del Governo della Seconda Repubblica spagnola volta a migliorare il livello educativo e culturale dei settori meno sviluppati della popolazione. Quando l'esercito insorto del generale Franco avanza contro le milizie leali al legittimo governo della Spagna, María Moliner incita la sua pacifica truppa di bibliotecari rurali a riaffermare il loro impegno verso i lettori e i libri, perché ritiene che la follia collettiva che colpisce la sua cara Spagna sia il frutto dell'ignoranza che discrimina da secoli gran parte della popolazione.

Durante la guerra civile partecipa al Comitato di Scambio e Acquisizione di Libri, il cui compito è diffondere a livello internazionale i libri pubblicati in Spagna. Inmaculada de la Fuente (autrice di El exilio interior: La vida de María Moliner) commenta:
“Aunque de firmes convicciones, su gran pasión durante el periodo republicano y la Guerra Civil fue poner en pie bibliotecas, repartir libros, fomentar la lectura”
2.
Nel 1946 diventa direttrice della Biblioteca dell'E.T.S. (Escuela Técnica Superior) de Ingenieros Industriales, incarico che manterrà ininterrottamente fino al suo pensionamento nel 1970.

Gli anni che seguono sono dedicati unicamente al Diccionario de uso del español, in particolare dal 1952 al 1966, anno della prima pubblicazione. Il dizionario Moliner è formato da due tomi, tremila pagine totali. Nel 1952, mentre stava già scrivendo le sue note sulle parole, suo figlio Fernando le aveva portato un dizionario chiamato Learner's Dictionary of Current English di A.S. Hornby. Alcuni difetti del dizionario della Real Academia Española (RAE) catturano la sua attenzione, e questo le dà l'idea di scrivere il suo dizionario.

Nel creare questa opera, María Moliner è fortemente influenzata dalla sua esperienza come bibliotecaria: lavorando a stretto contatto con i dizionari, decide di volerne creare un altro con maggiore flessibilità, rispetto invece al DRAE (Dizionario della Real Accademia Spagnola), il quale si distingue per la sua ricchezza di contenuti, inclusi i termini tecnici e sfumature di significato. María Moliner, invece, include una vasta gamma di esempi per illustrare l’uso corrente della lingua, rendendo il dizionario uno strumento prezioso per comprendere la varietà linguistica. Il dizionario è strutturato in modo chiaro e completo, arricchito da definizioni dettagliate, esempi e citazioni letterarie.

Nel 1972, nonostante il suo grande contributo alla lessicografia, Moliner viene respinta nel tentativo di ottenere un posto alla RAE. Dal commento di Inmaculada de la Fuente si comprende che María Moliner era consapevole che forse non sarebbe stata scelta, tuttavia ne rimase comunque turbata: “Todo aquel barullo había quedado en nada3.

Questo rifiuto suscita indignazione e stupore nella comunità accademica. La sua brillantezza e dedizione nel campo della lessicografia non sono sufficienti per superare le barriere imposte dal genere.

Negli ultimi anni della sua vita, María Moliner è guidata dal solo obiettivo di completare il suo dizionario, il che però non è facilitato dalle condizioni familiari. Suo marito viene colpito dalla cecità e la malattia lo porta via nel 1974. Un anno dopo, nel 1975, María viene a sua volta colpita dalla malattia, già anticipata per la scarsa memoria che la affliggeva sempre più intensamente. Un’arteriosclerosi cerebrale sarà, infatti, il motivo della sua morte il 21 gennaio del 1981.

Il lavoro di María Moliner ha lasciato un segno nella storia della Spagna, tanto che, dopo la sua morte, il quartiere dove morì venne rinominato in suo onore. Riedizioni del suo dizionario sono state pubblicate nel 1998 e nel 2007; la terza versione è quella di comune utilizzo.

Alla fine della sua vita, l'impatto di María Moliner sul mondo era evidente. La sua dedizione alla diffusione della cultura attraverso le biblioteche, la sua lotta per l'uguaglianza di genere nell'ambito accademico e la sua monumentale opera, il Dizionario María Moliner, hanno lasciato un segno indelebile nella storia linguistica e culturale spagnola.

*a cura di Anna Cattaneo, Veronica De Sandre, Pietro Granvillani, Giulia Marina e Riccardo
Xin Rui Pan. Sono un gruppo di studenti del Civico Liceo Linguistico “Alessandro Manzoni” a
Milano. Questa biografia è stata realizzata grazie alla proposta degli insegnanti di contribuire in un progetto PCTO per l’Enciclopedia delle Donne, assieme alla passione degli studenti
per la scrittura e per le lingue. Raccontare la storia di una figura come María Moliner, sempre dedita alla lingua e alle parole, li ha ispirati a interessarsi a loro volta e mettere alla
prova le loro capacità.

Note


1 “La mia biografia è molto concisa, dato che il mio unico merito è il Dizionario”
2 “Anche se di ferme convinzioni, la sua grande passione durante il periodo repubblicano e la guerra civile era creare biblioteche, distribuire libri, promuovere la lettura”.
3 “Tutta quella confusione si era risolta in nulla”.


Voce pubblicata nel: 2024

Ultimo aggiornamento: 2024