Maria Freri fu assistente ordinaria di Chimica inorganica con elementi di organica al Politecnico di Milano dal 1936 al 1965. Fu inoltre direttrice della Biblioteca Centrale di Ingegneria dal 1 agosto 1946 al 31 ottobre 1965, giorno in cui fu collocata a riposo per limiti d’età.

Si laureò in Chimica pura all’Università di Bologna il 6 febbraio 1923, con una tesi sperimentale sui nitrosoferrosolfuri di potassio riportando una votazione di 102/110.

Fu assistente volontaria all’Istituto di Chimica generale dell’Università di Modena fino al 1925, anno in cui si trasferì all’Università degli Studi di Milano dove rimase fino al 1936.

In quell’anno ottenne la libera docenza in Chimica organica presso il Politecnico di Milano, dove proseguì la sua carriera per moltissimi anni ricoprendo diversi incarichi di docenza (libera docente, professore incaricato di Chimica tessile, e infine assistente ordinaria). Dal 1955 al 1958 fu incaricata dell’insegnamento di Chimica organica alla facoltà di Scienze dell’Università di Parma. Collaborò con grandi chimici italiani quali Giulio Natta e Adolfo Quilico con il quale pubblicò i risultati delle loro ricerche sulla Gazzetta Chimica Italiana.

Nonostante la Freri ambisse a diventare docente ordinaria di Chimica, per lei non ci fu possibilità di ottenere la cattedra. Scrisse più volte alla Direzione del Politecnico, mettendo in luce i risultati ottenuti come ricercatrice. Le fu consigliato di tentare la strada dell’insegnamento e di pubblicare un testo di Chimica per la diffusione nelle scuole medie. Maria Freri pubblicò oltre a centinaia di contributi scientifici due volumi di Chimica organica adottati poi nei corsi universitari.

Fu la prima donna, al Politecnico di Milano, a cui venne assegnato l’incarico di direttrice della Biblioteca Centrale di Ingegneria, incarico che non considerò mai “minore” rispetto alla sua attività di chimica (docente e ricercatrice), anzi vi si dedicò con tenacia, precisione e grande disponibilità, sempre attenta alle esigenze di studenti e professori. Molte furono le iniziative da lei intraprese per migliorare la Biblioteca Centrale di Ingegneria, incarico affatto facile dal momento che si trovò a svolgerlo, seppur con il favore di tutto il corpo docente, alla fine della Seconda guerra mondiale. Subito dopo aver assunto la direzione della Biblioteca nell’agosto del 1946, Maria Freri si occupò di ripristinare gli abbonamenti ai periodici italiani e stranieri (soprattutto inglesi e americani) interrotti durante la guerra e parallelamente di riprendere i rapporti con gli editori per l’aggiornamento delle collezioni librarie. Si occupò del restauro dei volumi danneggiati durante il conflitto, volumi ancora giacenti nei magazzini adibiti a rifugio.

Dalle relazioni annuali che Maria Freri inviò al Rettore del Politecnico allo scopo di illustrare l’andamento della Biblioteca emerge il carattere di una donna determinata e scrupolosa al tempo stesso, sempre attenta alle esigenze degli studenti, ma anche di una studiosa volta a conciliare la sua attività di ricercatrice con le necessità di una biblioteca a carattere tecnico-scientifico tra le più importanti della sua epoca. Nelle sue relazioni infatti la Freri fa emergere come primo punto le carenze della biblioteca (budget, libri insufficienti) e gli sforzi fatti anno dopo anno per cercare di migliorare l’offerta dei servizi. Evidenzia infine gli aggiornamenti sulle proprie ricerche scientifiche e le pubblicazioni dell’anno corrente. Maria Freri ottenne dal Politecnico il permesso di partecipare a conferenze e convegni internazionali dove presentare i propri contributi, nel 1949.

In occasione di ogni suo viaggio non mancò mai di visitare le biblioteche a carattere scientifico più importanti del paese che ospitava il convegno e di paragonare le istituzioni straniere alla realtà politecnica al fine di trarne spunti ed eventuali vantaggi. Fu grazie alla sua natura di studiosa, sempre pronta a confrontarsi con altre realtà, che alcune proposte di innovazione e di svecchiamento delle collezioni arrivarono in Biblioteca Centrale. Si possono ricordare l’introduzione dei corsi di lingua inglese Linguaphone, introdotti dopo la visita al Politecnico di Delft-Olanda nel 1959, la richiesta di migliorare le condizioni di conservazione delle collezioni speciali e dei libri rari in ambienti privi di umidità, richiesta avvenuta dopo il viaggio ad Amsterdam–Lovanio, nel 1961.

Con l’anno 1950 inizia per volontà della direzione del Politecnico la raccolta degli articoli scientifici dei professori e degli assistenti per avviare una vera e propria attività editoriale e provvedere allo scambio con altre università e accademie italiane e straniere. Nasce la collana denominata "Pubblicazioni del Politecnico di Milano" dove Maria Freri pubblicherà un numero notevole di contributi. Nel corso degli anni il numero di scambi con altri atenei aumenterà considerevolmente e si renderà necessario per il Politecnico istituire un Centro per le relazioni culturali proprio presso la Biblioteca Centrale di Ingegneria al fine di coordinare tale attività. All’iniziativa della professoressa Freri si deve anche l’acquisto dell’Enciclopedia Britannica nel 1957 e dei Liebig’s Annalen der Chemie nel 1963.

Verso la fine della sua carriera la Freri dovette affrontare un ultimo problema riguardante la Biblioteca Centrale: agli inizi degli anni Sessanta diventa urgente per il Politecnico provvedere a un adeguamento degli spazi, inizia l’ampliamento della sede storica di Piazza Leonardo da Vinci e nel 1963 viene inaugurata la nuova sede della facoltà di Architettura. Sarà proprio quest’ultima a essere teatro fin dal gennaio del 1963 della prima occupazione studentesca in Italia. I problemi causati dalla contestazione studentesca coinvolgono ben presto anche la Biblioteca Centrale.

Maria Freri cercò in ogni modo di venire incontro alle richieste avanzate dal Comitato studentesco che segnalava con continue lettere indirizzate al Rettore la carenza degli spazi ormai insufficienti per ospitare un numero sempre crescente di studenti, gli orari d’apertura giudicati troppo ristretti e il servizio di prestito giudicato inadeguato a causa dell’esiguo numero di volumi consentiti.

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Maria Freri

Università di Bologna, Biblioteca Universitaria, Archivio Storico, Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, fascicoli degli studenti, Freri Maria, fasc. 5683

Politecnico di Milano, Archivi Storici, ASBA, Tit. X, Cattedre e istituti scientifici, Biblioteca Centrale di Ingegneria, Busta 16

PoliMI, Archivi Storici, ASBA, Tit. VIII. Personale cessato, Freri Maria, AG 2142

Vanini F. (cura di), La rivoluzione culturale: la facoltà di architettura del Politecnico di Milano 1963-1974, Milano, [s.n.], 2009

Pubblicazioni monografiche

Maria Freri, Chimica Organica, Milano, libreria Editrice Politecnica, 1943

Maria Freri, Chimica organica: lezioni tenute presso il R. Politecnico di Milano, Milano, Libreria Editrice Politecnica, 1941

Le pubblicazioni di Maria Freri sotto forma di articoli scientifici sono centinaia, non si è ritenuto opportuno in questa sede riportare le singole pubblicazioni scientifiche.

Voce pubblicata nel: 2020

Ultimo aggiornamento: 2020