Marirì Martinengo

Si occupa di politica delle donne, conciliandola con gli affetti familiari, l'interesse per i viaggi, l'arte e la musica. Si è dedicata con passione e libertà alla narrazione di contesti relazionali medievali creati da alcune donne intorno a sé: Ildegarda di Bingen (Diotima. Il cielo stellato dentro di noi, La Tartaruga, 1991 e Libere di esistere, SEI, 1996) e le Trovatore (Le Trovatore I e Le Trovatore II, Libreria delle Donne, rispettivamente 1996 e 2001). Ultimamente con La voce del silenzio(ECIG, 2005) ha svelato, attraverso la narrazione della vita e della morte della nonna, il travaglio interiore della storica e insieme le radici profonde del suo amore per la storia. Da alcuni anni, all'interno del gruppo Storia Vivente , studia, con altre, un modo di 'fare storia' a partire radicalmente da sé, con la scommessa ambiziosa di far emergere dal profondo elementi di simbolico inaspettati.