Isaura Serrao è stata una cantante lirica apprezzata per le sue interpretazioni, figlia dell’illustre maestro calabrese di contrappunto Paolo Serrao, figura centrale nel panorama musicale napoletano di fine Ottocento. Il suo percorso artistico è un esempio di talento coltivato e di successo conquistato sui palcoscenici italiani ed esteri, sebbene le informazioni sulla sua vita professionale e privata dopo il matrimonio siano lacunose.

Nasce a Napoli il 1° maggio 1864. Il legame con la musica e la figura paterna è profondo sin dalla nascita: nel 1867, suo padre Paolo le dedica una mazurca per pianoforte dal titolo Isaura, inclusa nella raccolta Studio e diletto. La sua formazione musicale avviene al Conservatorio, dove studia con il maestro Emanuele De Roxas, gettando le basi per una carriera promettente.

Il suo debutto sulle scene risale al 9 marzo 1889 al Teatro Bellini di Napoli, nel ruolo di Amelia ne Un ballo in maschera. La «Gazzetta musicale di Milano» la saluta con entusiasmo:

È la signorina Isaura Serrao: figliuola del chiarissimo maestro di contrappunto, ha voce di soprano estesa, i cui suoni acuti sono chiari, limpidi, sicuri, squillanti; ha sentimento, accento drammatico e buona scuola di canto e conoscenza di musica.
Questo esordio folgorante è solo l'inizio di un'intensa attività che la vede protagonista in numerosi teatri.

Nel marzo dello stesso anno, la cantante partecipa al concerto d'addio del fratello Guido Serrao, anch'egli musicista, prima della sua partenza per Batavia. La presenza di entrambi sul palco sottolinea il clima di fervore musicale che animava la famiglia Serrao.

Tra il 1890 e il 1898, Isaura calca i palcoscenici di teatri sia in Italia che all'estero. Le lettere del padre, Paolo Serrao, a Francesco Cilea, allievo prediletto e amico, offrono uno spaccato intimo della sua carriera e della vita familiare. In una missiva del 20 maggio 1892, dopo la perdita della moglie Teresina, Paolo Serrao si rivolge a Cilea con affetto, esprimendo preoccupazione per il futuro dei figli e lodando i successi di Isaura a Zante, dove ha interpretato ruoli complessi in opere verdiane come Aida, La forza del destino, Ernani e Un ballo in maschera, oltre a Faust e La gioconda (di quest'ultima con ben 21 recite e bis frequenti).
Il padre gli chiede la parte di Tilda per farla studiare alla figlia, sperando di aprirle nuove possibilità in altri ruoli. Questo episodio evidenzia non solo il talento di Isaura ma anche la dedizione e le strategie del padre per promuoverne il successo. La perdita della madre porta Isaura ad un temporaneo ritiro dalle scene, come riportato da una fonte giornalistica del settore, ma la sua determinazione è forte e, tuttavia, il suo rientro è rapido.

A testimonianza di una carriera attiva e riconosciuta, il suo nome compare regolarmente nei "Movimenti degli artisti" nelle riviste specializzate dell'epoca - tra le quali la «Gazzetta teatrale italiana» - che documentano le sue numerose esibizioni in teatri italiani (Napoli, Rimini, Bergamo, Teramo, Molfetta, Taranto, Trani) ed esteri (Zante, Il Cairo), in opere come La forza del destino, Ernani, Poliuto, Ruy Blas.

Nel marzo 1898, le pagine della «Rivista teatrale melodrammatica» annunciano: «La distinta prima donna Isaura Serrao, che cantò con fortuna in diversi teatri, abbandona l’arte essendosi fidanzata». La sua carriera volge al termine. A conferma di ciò, una lettera del padre, datata 20 gennaio 1899, a Cilea menziona un regalo di Umberto Giordano per il matrimonio della figlia, indicando la scelta di un percorso di vita diverso da quello artistico.

Il suo nominativo compare, per l’ultima volta, nell’atto notarile per l’eredità, datato 30 marzo 1907, dopo il decesso del padre Paolo.
Le notizie successive su Isaura Serrao si interrompono qui, lasciando ignota la data e il luogo della sua morte.

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Isaura Serrao

Lettere a Francesco Cilea, a cura di Prisco Piracci, Vibo Valentia, Monteleone, s.d., pp. 49-50, 73.
«Gazzetta musicale di Milano», XLIV, n. 11, 17 marzo 1889, pp. 180-181.

«Rivista teatrale melodrammatica» (anni 1891-1898, varie citazioni).

«Gazzetta teatrale italiana» (anni 1892-1898, varie citazioni).

Marilena Gallo-Giuseppina Montagnese, Guido Serrao: la musica come eredità in Paolo Serrao e la musica a Napoli nella seconda metà dell’Ottocento, Vibo Valentia, Istituto di bibliografia musicale calabrese, 2021, pp. 157-197.



Voce pubblicata nel: 2025

Ultimo aggiornamento: 2025