di Cristina Casero

Gesti di rivolta

Arte, fotografia e femminismo a Milano 1975-1980

GESTI DI RIVOLTA ha vinto il XXI premio di scrittura femminile “Il paese delle donne”, sezione Arti visive.
Gabriella Benedini, Valentina Berardinone, Diane Bond, Marcella Campagnano, Anna Candiani, Carla Cerati, Collettivo donne fotoreporter, Giuliana Consilvio, Mercedes Cuman, Amalia Del Ponte, Fernanda Fedi, Nicole Gravier, Marzia Malli, Paola Mattioli, Libera Mazzoleni, Maria Teresa Meneghini, Antonia Mulas, Giovanna Nuvoletti, Giovanna Pagliarani, Clemen Parrocchetti, Lucia Pescador, Elisabeth Sherffig, Lucia Sterlocchi, Silvia Truppi … Sono fra le artiste che si muovono a Milano, investite, in pieno, dal femminismo. Il pensiero femminista ha trovato a Milano, sin dalla fine degli anni Sessanta, molte interpreti di rilievo. Le posizioni rivoluzionarie delle donne che guardano, soprattutto, al femminismo della differenza, nutrono la cultura milanese e sono molte le artiste e le fotografe che, soprattutto a partire del 1975, sentono l’urgenza di coinvolgersi con questi temi, con particolare attenzione al linguaggio, al mondo dell’arte e della comunicazione. Questo libro intende restituire il quadro di quell’epoca (1974-1980) in tutta la sua complessità: l’adesione delle artiste e delle fotografe alle istanze femministe si trasforma infatti in comportamenti, poetiche, modalità differenti, diversa intensità e con personali registri di partecipazione, rispecchiando quell’atteggiamento necessariamente antidogmatico che è alla base di una ricerca identitaria tanto complessa.

Raccontando occasioni e le principali mostre milanesi di quegli anni, seguendo le vicende delle protagoniste di quella congiuntura culturale, guardando con attenzione le opere e le immagini realizzate dalle donne coinvolte in questa partita, il volume offre un racconto unitario di esperienze, riuscendo anche a far luce su situazioni ancora da dissodare, dando spazio a esperienze non molto note e a opere inedite.


Cristina Casero è docente di Teorie della Fotografia e di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Parma. I suoi studi si sono concentrati sulle esperienze della cultura figurativa italiana del secondo dopoguerra e sulla scultura ottocentesca italiana, con particolare interesse per i legami della produzione visiva con le questioni politiche, sociali e civili dell’Italia del tempo. Su questa linea di interesse sono anche le indagini sugli ultimi quaranta anni del Novecento, dedicate soprattutto all’immagine fotografica, analizzata nelle sue diverse accezioni. Ha curato con Elena Di Raddo i volumi Anni ’70: l’arte dell’impegno. I nuovi orizzonti culturali, ideologici e sociali nell’arte italiana (2009) e Anni Settanta. La rivoluzione nei linguaggi dell’arte (2015); con Michele Guerra, Immagini tradotte. Usi Passaggi Trasformazioni (2011). Del 2016 è la monografia Paola Mattioli. Lo sguardo critico di una fotografa (PostmediaBooks, Milano).

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