Qui costruiamo, dal 2010, l’Enciclopedia delle donne. Da una parte raccoglie, dall’altra promuove; ci sono tanti brani sparsi di questa enciclopedia possibile prima di tutto nei luoghi in cui la ricerca si alimenta: Centri di documentazione, Librerie, Associazioni, Biblioteche, Archivi, Università, Case: ovunque la ricerca, la tessera del mosaico.
Contraccambiamo questo immenso lavoro, già avviato prima di noi, con la costruzione di questa Enciclopedia, cioè un’operazione che da sempre si propone di radunare, illuminare, costruire e divulgare. Che cosa?

Intanto la conoscenza, nomi e cognomi, itinerari di vita e relazioni che illuminano contesti. Restituire il senso di una presenza viva, singolare e collettiva, in luogo di opacità e generalizzazioni sul passato e sul presente, questa è la nostra missione. Senza la storia delle donne – di tutte le donne – non si fa una bella Storia: si alimentano approssimazioni e idee casuali, riassunti che non somigliano più a niente. E che fan danno.

L’altra cosa che si divulga da sé facendo un’Enciclopedia delle donne è l’idea della libertà possibile: la conoscenza delle donne in carne e ossa del passato e del presente, al pari dell’esperienza, sgretola le grate di quei pochi, limitati modelli a cui la loro vita (destino, vocazione, intelligenza, desiderio) viene ancora ricondotta, ottusamente certo, ma con un’ostinazione e una potenza, anzi una prepotenza, che sorprende. Il femminismo insegna che la libertà femminile non rende più digeribile una società patriarcale, ma erode le sue fondamenta. Ecco perché l’ignoranza che si perpetua intossica le idee e il discorso pubblico e ci costringe a ricominciare sempre daccapo.

Lo Specchio delle dame
Questo, tante donne lo sanno da tanto tempo: ci mettiamo in fila, ci sentiamo eredi e custodiamo un secondo nome dell’Impresa: Specchio delle dame. Tante volte infatti nel compilare questa enciclopedia ritroviamo questo “mettere insieme tanti ritratti di donne” a dimostrare che la libertà di pensiero e di azione – dalla quale, peraltro, deriverà con la felicità personale una società più giusta – è possibile e auspicabile, non teoricamente, ma praticamente. Parole che vengono da ogni tempo (da Proba, da Christine de Pizan, da Cristina di Belgioioso, fino alle antologie dei nostri giorni), spesso le stesse precise parole che possono davvero illuminare, perché sono anche le nostre.

Quello specchio delle brame che ossessiona tante donne in carne e ossa può dunque utilmente diventare lo specchio delle dame, una miniera di storie da cui imparare la libertà, e mai cercare il verdetto né istruzioni su un “dover essere”.

Proprio perché è all’insegna della felicità possibile, l’Enciclopedia è una festa, una festa a inviti: chi scrive porta una persona come portasse qualcuno che vale la pena di conoscere.

Possiamo fare l’Enciclopedia che abbiamo in mente solo qui, in rete, perché non intendiamo darci dei limiti di spazio né di luogo: pensare un libro così sarebbe una follia, ma in rete, scommettendo sul futuro, si può fare.

E coltiviamo per questo il nostro progetto di divulgazione, facendo partecipare giovani e giovanissime e giovanissimi al lavoro grande che ci aspetta: in fondo è proprio per le nuove generazioni, che montiamo tutto questo.

Nuclei Operativi dell'Enciclopedia delle donne verranno incoraggiati presso le scuole medie e superiori, affinché gruppi di studenti e studentesse possano costruire una propria voce, e firmarla.

Chi fa l’Enciclopedia e di chi è
Siamo particolarmente onorate della rete delle relazioni che abbiamo imbastito: è bellissima per solidità, competenza, intelligenza e anche simpatia e gentilezza.

I contenuti dell’Enciclopedia delle donne sono pubblicati sotto una licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 4.0: possono essere ridistribuiti liberamente soltanto se vengono attribuiti ai rispettivi autori e come appartenenti al progetto dell’Enciclopedia delle donne e se non vengono utilizzati a scopo commerciale.

Le curatrici Rossana Di Fazio e Margherita Marcheselli desiderano soltanto che venga riconosciuto il loro ruolo di fondatrici dell’iniziativa e che dovunque si parli dell’Enciclopedia delle donne nel senso di questo progetto, esse vengano citate come tali.

Ma senza Mariateresa Fumagalli, Sylvie Coyaud, Dafne Calgaro, Carlotta Eco, Giuliana Chiaretti, Carla Stampa, Marica Barghetti, non avremmo mai potuto dare inizio alla festa… Né senza tutte le autrici e tutti gli autori che partecipano all’Impresa.

La Società per l’Enciclopedia delle donne
Società per l’Enciclopedia delle donne è una APS (Associazione di Promozione Sociale), una associazione senza scopo di lucro. Tutte le risorse raccolte vengono utilizzate per sostenere le attività previste dallo statuto. Socie e soci sostengono l'Enciclopedia.

Qui puoi trovare le informazioni per associarti e sostenere l’associazione.