Julie Rivé fu una delle pianiste più amate del diciannovesimo secolo, nacque nell’Ohio da genitori artisti: la madre Caroline Staub era una cantante, insegnante e compositrice, allieva di Manuel Garcia; il padre Léon era pittore e insegnante di arte e lingue.

Dopo la morte di tre figli a causa del colera, i coniugi Rivé andarono a New Orleans, Louisville ed infine a Cincinnati, dove trovarono lavoro come insegnanti e nacque Julie.

Tra gli studenti di Caroline vi fu Clara Baur, fondatrice del Conservatorio di Musica di Cincinnati.

La prima insegnante di Julie fu la madre stessa, che la fece esibire in concerto all’età di otto anni, con una trascrizione di Sigismund Thalberg sul tema del Don Giovanni. Con un rapido successo continuò gli studi al Conservatorio di Cincinnati con Henry Andrés e nel 1870 a New York con Sebastian Bach Mills, William Mason, Francis Korbay e Dionys Pruckner.

Julie ebbe il privilegio di studiare per un certo periodo di tempo a Weimar con Franz Liszt e così divenne nota come sua allieva, lasciando in secondo piano gli altri suoi insegnanti.

Durante i suoi concerti in America prediligeva infatti eseguire le Rapsodie Ungheresi di Liszt; studiò anche a Dresda con Adolf Joseph Blassman e con Carl Reinecke, grazie al quale debuttò a Lipsia il 21 ottobre 1873.

La sua tournée europea fu interrotta bruscamente dalla tragica notizia della morte del padre, avvenuta in un incidente ferroviario.

Il 30 aprile 1874 debuttò a Cincinnati, all’Opera House di Pike; ma il debutto “ufficiale” in America avvenne un anno dopo, con la New York Philarmonic.

Fu apprezzata per la qualità delle sue interpretazioni, per la tecnica brillante, ma anche per i suoi programmi variegati e non convenzionali, che includevano Bach, Handel, Beethoven, Schumann, Chopin, Liszt e Moszkowski. Suonava tutto a memoria.

Fino al 1893 tenne oltre quattromila concerti.

Nel 1876 sposò il suo agente Frank King e iniziò a pubblicare proprie composizioni, revisioni ed anche vari arrangiamenti.

Le sue composizioni furono le uniche, tra quelle composte da donne, a essere pubblicate dal principale editore di St. Louis, un certo Kunkel, anche perché il marito le suggerì di firmare i propri lavori non con il suo nome Julie Rivé ma Julie Rivé-King, certo che il suo cognome le potesse garantire il libero accesso al mondo dell’editoria.

Le sue opere più famose furono Bubbling Spring, Polonaise Heroique, Polka Caprice, Gems of Scotland e varie trascrizioni del repertorio lisztiano e scarlattiano.

Nel 1880 iniziò la collaborazione con il direttore d’orchestra Theodore Thomas, esibendosi da solista in quaranta concerti in tre mesi.

Nel 1900, in seguito alla morte del marito, si trasferì a Chicago, dove continuò a tenere concerti e a insegnare, fino a pochi mesi prima della morte.

Fu seppellita accanto al marito nel Cimitero di Spring Grove.

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Julie Rivé-King

Heinrich Ehrlich, Celebrated pianists of the past and present, Philadelphia, Theodore Presser 1894

Waldo Selden Pratt, The new Encyclopedia of Music and Musicians, New York, The Macmillan Company 1924

Anya Laurence, Women of Notes: 1000 Women Composers born before 1900, New York City, Richards Rosen Press 1978

Referenze iconografiche:  Julie Rivé-King. Fonte: A hundred years of music in America. An account of musical effort in America during the past century ... together with historical and biographical sketches of important personalities, by Mathews, W. S. B. (William Smythe Babcock), 1837-1912 (Chicago, G.L. Howe, 1889). Immagine in pubblico dominio.

Voce pubblicata nel: 2012

Ultimo aggiornamento: 2023