Grazia Frisina

Vive in Toscana. Già docente di Lettere nelle scuole superiori.

Le sue pubblicazioni: il romanzo A passi incerti, il dramma poetico sulla Shoah Cenere e cielo (2015), e Madri (2018), prefazione di Marinella Perroni, (tre pièces su alcune figure femminili del mondo biblico, dalla pièce Stabat Mater è stato realizzato un corto, girato nel carcere di Pistoia); le raccolte poetiche Foglie per maestrale (2009), Questa mia bellezza senza legge (2012), Innesti (2016 – opera vincitrice alla XVI ed. Contropremio Carver, 2018), Pietra su Pietra (2021), Avrei voluto scarnire il vento (segnalazione d’onore XXXIX Premio Firenze 2022).

È presente, con alcuni suoi componimenti, in varie riviste letterarie nazionali e internazionali.

Presso la biblioteca San Giorgio di Pistoia ha curato La gioia diventa un dipinto, incontro sulla poesia di Emily Dickinson, tra arte e musica (2014), e il dialogo poetico: Ricordi come raccoglievamo i narcisi, sulla storia d’amore fra Sylvia Plath e Ted Hughes (2015).

Presso la casa-museo Guidi di Firenze ha ideato e curato il dialogo poetico Il mare nel vento – Una voce dentro l’altra, sull’amore fra Elizabeth Barrett e Robert Browning (2017).