È responsabilità del poeta dire la verità al potente...
È responsabilità del poeta ripetere sempre: Non esiste libertà senza giustizia, vale a dire giustizia economica e giustizia in amore...
È responsabilità del poeta essere donna, non perdere d'occhio il mondo e gridare come fece Cassandra, ma per farsi ascoltare, questa volta.
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In questi versi tratti da Responsabilità ci sono tutta la vita e la poetica di Grace Paley, attivista instancabile, voce unica e inconfondibile della narrativa breve americana. Grace nasce a New York nel 1922 e cresce nel Bronx, per molti anni il suo punto di osservazione sulla vita e sul mondo, immersa in un crogiolo di razze e lingue sia in famiglia, dove si parla russo, yiddish e inglese, sia nella comunità abitata da afroamericani, immigrati italiani, slavi, polacchi, ispanici, in una moltitudine di voci che più avanti animeranno i suoi racconti e le sue poesie.

I genitori di Grace sono ebrei di origine ucraina fuggiti dalla Russia zarista nei primi anni del Novecento in quanto perseguitati politici.2 I due rappresentano il modello del suo profondo senso della cittadinanza, del suo impegno nella comunità, nelle associazioni di quartiere e del suo attivismo politico e sociale a sostegno dei diritti civili.
A soli dodici anni Paley firma una petizione contro la guerra e per questo viene sospesa da scuola, ma è solo l'inizio delle sue lotte pacifiste, per i diritti delle donne, degli emarginati e dei più deboli. All'epoca della guerra in Vietnam organizza campagne di stampa e porta la sua protesta contro la guerra e la politica del suo paese in giro per il mondo e negli stessi Stati Uniti. Guida una missione di pace ad Hanoi per trattare la liberazione di prigionieri americani e finisce più di una volta in prigione. L'ultima volta nel 1978, quando insieme a un gruppo di attivisti ecologisti espone nel giardino della Casa Bianca uno striscione contro il nucleare. Per trenta anni l'FBI mantiene aperto un file su di lei e le sue "attività sovversive".

Ancor prima di scrivere racconti, Grace Paley si dedica, giovanissima, alla poesia, il suo primo amore letterario. A 17 anni, segue un corso tenuto da W. H. Auden grazie al quale apprende la sua prima lezione da scrittrice: l'importanza di trovare la sua voce autentica. E la sua vera voce Grace la trova raccontando le storie della sua famiglia, ascoltando l'umanità che la circonda, osservando la vita scorrere nei quartieri popolari di New York dalla finestra, dai gradini di casa, nei cortei, nelle associazioni, al parco insieme ai suoi due figli e alle altre mamme. In Debiti, uno dei suoi racconti, dichiara lei stessa la sua poetica:

Era possibile che dovessi qualcosa alla mia famiglia e alla famiglia dei miei amici. E cioè raccontare la loro storia nel modo più semplice possibile, allo scopo, si potrebbe dire, di salvare qualche vita.3

Grace si definisce una story listener, un'ascoltatrice di storie, che fa della sua scrittura un atto politico perché dà voce a chi non ce l'ha. Nasce così la sua prima raccolta di racconti The little disturbances of man (1959), seguita, ad intervalli di quasi dieci anni l'una dall'altra, da altre due: Enourmous changes at the last minute (1974), e Later the same day (1985). In Italia sono state tradotte e pubblicate rispettivamente con i titoli: Piccoli contrattempi del vivere, Enormi cambiamenti all'ultimo minuto e Più tardi nel pomeriggio, ma solo a partire dagli anni '80, e grazie soprattutto al lavoro critico e all'interessamento di Fernanda Pivano.

Grace ha quasi quarant'anni anni quando esce la sua prima raccolta di racconti. Per molto tempo non è stato facile farli accettare dagli editori perché particolari, diversi, forse troppo innovativi. Le sue storie sembrano venir fuori dalle conversazioni quotidiane, hanno una trama quasi inesistente, eppure hanno la capacità di squarciare il buio di un'intera esistenza, di svelarcene il senso e di rendercela indimenticabile. Non hanno un inizio e una fine ben definiti, hanno spesso un finale aperto e questo perché:

Qualunque personaggio, vero o inventato, si merita un destino aperto nella vita.4

Protagoniste dei suoi racconti sono spesso le donne. Sono figlie, mogli, vicine che vogliono essere ascoltate, che cercano una voce; sono le amiche che le stanno vicino e la aiutano a crescere i figli, Nora e Danny, quando si separa, negli anni '70, dal suo primo marito Jess Paley. Ed è questo prendersi cura l'una dell'altra la sostanza del suo femminismo.

Dopo la sua terza raccolta di racconti Grace torna a dedicarsi alla poesia, ma questo non è l'unico cambiamento della sua vita. Sposa l'architetto e scrittore Robert Nichols e con lui abbandona progressivamente gli scenari e la vita di New York per i paesaggi e la natura del Vermont, dove si stabiliscono definitivamente negli anni '90.

La poesia e l'immaginario di Grace si animano di nuove presenze: il vento, gli alberi, l'alternarsi delle stagioni. I suoni e i colori della natura irrompono nella sua scrittura e anche se negli ultimi anni della sua vita sono molti i versi dedicati ai ricordi, alla scomparsa di persone amate, al trascorrere inesorabile del tempo, non viene mai meno la sua ironia, la forza della sua voce inconfondibile, la fiducia nella parola, nel cambiamento e nel genere umano.

Nonostante le iniziali difficoltà nel pubblicare i suoi testi, Grace, negli anni, ottiene molti premi e riconoscimenti: è, tra l'altro, finalista al Premio Pulitzer e al National Book Award. Nel 1980 è nominata membro dell'American Academy of Arts and Letters, e nel 1986 il governatore Cuomo crea un premio appositamente per lei nominandola prima scrittrice ufficiale dello stato di New York.
Insegna scrittura creativa al Sara Lawrence College, alla Columbia University e al City College di New York. Oltre ai racconti e a tre raccolte di poesie, (16 Broadside - 1980 ; Goldenrod - 1982; Leaning Forward - 1985), Grace pubblica nel 1998 una miscellanea di articoli e saggi scritti nel corso degli anni in Just as I thought, tradotto in Italia nel 2007 con il titolo L'importanza di non capire tutto.

Grace Paley muore nel 2007 nel Vermont. Viene così a mancare "una voce che non si può paragonare a nessun'altra", come ha scritto di lei Susan Sontag.

Note


1 In Della poesia delle donne e del mondo, da Grace Paley, Piccoli contrattempi del vivere – tutti i racconti, Torino, Einaudi, 2002, pp.365-366.
2 Il padre, medico, aveva conosciuto l'asprezza delle prigioni russe e siberiane, la madre era stata esiliata in Germania.
3 Grace Paley, Piccoli contrattempi del vivere – Tutti i racconti, Torino Einaudi, 2002, p. 126.
4 Ibid. p. 218.


Fonti, risorse bibliografiche, siti su Grace Paley

Grace Paley, Piccoli contrattempi del vivere – Tutti i racconti, Torino, Einaudi, 2002.
Grace Paley, Volevo scrivere una poesia, invece ho fatto una torta, Roma, SUR, 2002.

Grace Paley, Una donna ha inventato il fuoco e l'ha chiamato ruota, Roma, SUR, 2023.

Grace Paley, In autobus e altre poesie, Roma, Empiria, 1992.

Grace Paley, L'importanza di non capire tutto, Torino, Einaudi, 2007.


Voce pubblicata nel: 2025