Maria Carla Baroni è militante sindacale e politica, femminista, ecologista, poeta. Nasce a Milano in una famiglia borghese. Il padre, Piero, è commercialista e liberale, la madre, Emma Moriggia, è l’ultima del ramo principale dei marchesi Moriggia, cattolica. È amata dai genitori e ha un fratello minore, Paolo.
Dopo il liceo classico si laurea in Economia all’Università Bocconi nel 1966, con una tesi in Diritto del lavoro. Durante l’università svolge attività di volontariato prima in un piccolo Comune della Bassa milanese e poi a Casa Nazareth, carcere minorile per ragazze. Dopo una esperienza all’ufficio budget e bilanci della Rank Xerox S.p.A, viene assunta dalla Provincia di Milano presso l’Assessorato Servizi sociali come responsabile di un nuovo servizio nel comprensorio Vimercatese/Adda con il compito di sviluppare i servizi sociali in tale area. Nei primi anni ‘70 matura la sua adesione al comunismo, in seguito a esperienze, incontri e letture. Nel 1968 si sposa con Fabrizio Discacciati, da cui si separa nel 1977. Da questo matrimonio nasceranno Raffaella (1971) e Alessandro (1973).
Nell’aprile 1974 ottiene dalla Provincia un distacco sindacale presso la FLELS/CGIL (Federazione Lavoratori Enti locali, Sanità e Nettezza urbana), prima a livello provinciale e poi regionale. Passa poi al Dipartimento territorio della CGIL Lombardia, in cui si occupa di trasporti, casa ed energia. Nel 1982 inizia l’attività nella segreteria regionale del SUNIA (Sindacato Nazionale Inquilini e Assegnatari) in cui porta i temi del recupero edilizio, dell’urbanistica e della riqualificazione fisica e della rigenerazione socioeconomica delle periferie.
All’inizio degli anni ‘90 la CGIL non può rinnovarle il permesso sindacale a tempo pieno, per cui rientra a lavorare alla Provincia di Milano, presso la quale è divenuta dirigente per un meccanismo contrattuale, e viene assegnata al Dipartimento Territorio. In tale collocazione, su incarico dell’assessore al Territorio Ugo Targetti (Partito Democratico di Sinistra e poi Democratici di Sinistra) realizza, nel 1998, il Centro Documentazione Territorio Metropolitano, servizio innovativo di promozione del territorio e degli strumenti di pianificazione territoriale. Maria Carla Baroni collabora alla stesura del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, in particolare per la distribuzione commerciale e per il riuso delle aree industriali dismesse, elabora due progetti di legge per conto dell’Unione Regionale Province Lombarde e organizza e introduce convegni. Nel 1999 il CDTM viene smantellato dalla subentrata Presidente della Provincia Ombretta Colli di Forza Italia, e dell’esistenza di questo interessante e utile istituto si è persa qualsiasi traccia, persino in rete.
A partire dal 2000, con il compimento dei 60 anni e con il pensionamento, si dedica a tempo pieno all’attività politica in varie forme e con soggetti di varia natura.
Alla metà degli anni ‘70 si avvicina anche all’ambientalismo, attraverso Arci che poi darà vita, nel 1980, alla Lega per l’Ambiente, poi Legambiente. Aveva già aderito al gruppo del I”l Manifesto” e incontra il femminismo grazie al suo collettivo femminista. Conclusasi tale esperienza si iscrive nel 1974 al PdUP (Partito di Unità Proletaria) e successivamente, con la confluenza del PdUP nel PCI (Partito Comunista Italiano), al PCI stesso. Dopo il suo scioglimento nel 1991 fa parte della componente comunista del PDS (Partito Democratico della Sinistra) e dopo la fine di quest’ultima e un anno di sospensione e di attesa, nella primavera del 1999 approda al PdCI (Partito dei Comunisti Italiani), partecipando al Comitato centrale e alla segreteria milanese. Nel giugno 2016 partecipa all’Assemblea costituente del rinascente Partito Comunista Italiano, da subito nel Comitato centrale e nella segreteria milanese, poi nella Direzione nazionale e dal 2021 della Segreteria nazionale, con l’incarico di responsabile nazionale per le Politiche di genere.
La sua attività si svolge anche nei Dipartimenti Ambiente e territorio e Salute sanità e servizi sociali. Nel novembre 2011, durante l’attività nel PdCI, aveva promosso l’Assemblea nazionale Donne Comuniste (A.Do.C.), che continua nel rinato PCI: gruppo basato su una impostazione autogestita ed equalitaria, quindi non elettiva e non gerarchica, che intende portare il punto di vista di genere nel partito in modo trasversale e ha l’obiettivo di promuovere nella società l’unità d’azione tra donne impegnate delle varie forme della politica per ottenere l’obiettivo comune della liberazione di tutte. Attivista su molti fronti, ha partecipato alla Marcia Mondiale delle Donne, alle attività di Usciamo dal Silenzio, Se Non Ora Quando, nel movimento Non Una Di Meno. È socia di alcuni luoghi delle donne di Milano: la Libreria delle donne, la Libera Università, e la Casa delle donne di via Marsala. Ha partecipato per tutta la sua durata alla Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni ed è tuttora attiva nei comitati e nelle reti milanesi a tutela della città, della casa e del verde pubblico.
Accanto a importanti esperienze di viaggio in Italia e all’estero, è intensa la sua attività di scrittura, sia in testi e articoli legati all’impegno politico e ambientalista che nell’espressione poetica. Ha viaggiato in tutta Italia e in 4 continenti. Esperienze più importanti: Cuba, Namibia, Vietnam e i 15 giorni di lavoro agricolo e di pratica comunista nel kibbutz di Ghivat Brenner in Israele a metà degli anni '70.
1) La condizione delle lavoratrici nei servizi pubblici. Relazione introduttiva al convegno omonimo, Ariccia, 1977, in Studio e critica delle istituzioni. Quaderno n° 2 FNLELS/CGIL, 1977; 2) Analisi della legislazione regionale in materia di recupero edilizio e urbano, in M.C.Baroni e C. Gavasso (a cura di) Domanda abitativa e recupero della città esistente. Verso il nuovo Piano casa,
Franco Angeli, Milano, 1988;
3) Dalla città capitalistica alla città sostenibile, in Democrazia e diritto n° 4, Spaziotempo, 1997;
4) I nodi della questione laicità in Italia,in Laicità dello Stato, libertà individuale, tutela della vita, pubblicato in proprio PdCI, Milano, 2007;
5) Il capitalismo è compatibile con la scarsità delle risorse naturali? in Uscire dal capitalismo o uscire dal capitalismo in crisi? pubblicato in proprio Rossosispera, Milano, 2010;
6) Senso del lavoro e orario, in Atti dell’Assemblea nazionale delle Donne del partito Comunista d’Italia, pubblicato in proprio, Napoli, 2015;
7) Donne e politica ieri oggi e domani: uniamoci per essere libere tutte. Relazione introduttiva in N. Augeri e M.C. Baroni (a cura di) Donne e politica ieri oggi e domani: uniamoci per essere libere tutte, La Città del sole, Napoli, 2021;
8) Città Metropolitana e copianificazione territoriale, in ArcipelagoMilano, 26 marzo 2021;
9) Donne e guerra: una questione multiforme, in Marea n°2/2024;
10) Occorre anche un altro sguardo. Integrazioni alla Costituzione della Terra, in Ragioni&Conflitti n° 23 (marzo/aprile 2024).
11) Donne agricoltura ambiente in Ragioni&Conflitti n° 28 (luglio 2025).
POESIE
In poesia ha pubblicato: Canti del divenire (L’Autore Libri, Firenze, 2002); Canti di amore e di lotta (Ibiskos, Empoli, 2003, ripubblicato in una versione molto rinnovata e ampliata da Lietocolle, Faloppio, 2011, con seconda edizione nel 2012); Millenni di minuti (Il Filo, Roma, 2005); Mangrovia (LietoColle, 2011, con seconda edizione nel 2012); Piazze di sogni incarnati (Manni, San Cesario di Lecce, 2019); Fra tempi e terre (Stampa2009, Azzate, 2023) e Onda da cavalcare (Manni, San Cesario di Lecce, 2025). Le sue poesie sono incluse in alcune antologie e riviste di poesia e ha presentato i suoi testi in varie sedi milanesi, tra cui la Casa della Cultura e l’Aula consiliare di Palazzo Marino, e in altre città, tra cui Roma, Torino, Crotone, Lugano.
Voce pubblicata nel: 2025
Ultimo aggiornamento: 2025