Maria Ippolita Santomassimo è stata una delle prime donne sindaco del Meridione.
Nata ad Aliano in una famiglia borghese – il padre lavorare aveva studiato prima a Salerno, fino al ginnasio, e poi a Napoli aveva terminato il liceo e frequentato gli studi di farmacia senza tuttavia arrivare alla Laurea. Infatti aveva scelto di tornare al suo paese, dedicandosi alla militanza nel Partito Comunista italiano. Questo suo impegno sfocia nel 1973 nella elezione a sindaca, accolta con lo scetticismo dei più e la felicità dei contadini e dei democratici, nel paese che fu sede del confino di Carlo Levi. Fu sindaca per dieci anni, in due mandati, dal 1973 all ’78, e poi dal ’78 al 1983.
Della sua permanenza in quella veste, che ebbe carattere di novità assoluta per la comunità locale, si ricorda una azione decisa in favore della cura del territorio, con la pulitura dei calanchi, il rifacimento delle strade di campagne percorse da contadini, asini e muli, la riqualificazione della piazza del centro del paese (venne soprannominata la sindaca dei fiori), la costruzione di una scuola realizzata con il contributo delle rimesse degli emigrati in Svizzera. È anche ricordata per aver riannodato il legame con Carlo Levi, invitato da lei a tornare ad Aliano nel 1974 e lì sepolto nel 1975.
In tempi in cui il termine “pari opportunità” era ancora lontano dal lessico comune, Maria aprì la strada e si sentì parte di un vasto movimento di partecipazione femminile alla vita politica e civile. Non ebbe figli e si dedicò alla vita democratica del suo paese.
Voce pubblicata nel: 2025
Ultimo aggiornamento: 2025