Nicoletta Bacci è nata il 9 marzo 1938 a Firenze, dove ha vissuto fino alla morte il 5 aprile 2014. Nel 1964 si è sposata con Massimo Livi Bacci e ha avuto due figli, Lorenzo e Caterina. Ha vissuto un periodo a Berkeley in California. Tornata a Firenze, ha lavorato in un istituto di ricerca, del quale fu poi amministratrice unica fino al 1999.

Dai primi anni Settanta cerca di mettere in pratica le sue idee di cambiamento e giustizia sociale. Lavora a titolo gratuito nel doposcuola della Casella nella periferia di Firenze con un gruppo di cattolici socialmente impegnati. Le interessa mettere alla prova le idee e costruire concretamente pezzi di mondo in cui abitare. Frequenta attivamente gruppi femministi e femminili della città.

Nel 1977 Nicoletta Livi Bacci con altre sette donne (Rossana Bartolozzi, Marta Bindi, Francesca Gordigiani, Anna Pazzagli, Marzia Paladini, Giovanna Papafava, Maria Letizia Di Salvo) presenta il progetto di aprire anche a Firenze una libreria delle donne ad una riunione del Coordinamento dei collettivi femministi fiorentini. Nel 1978, quando a dicembre si apre la Libreria delle donne in via Fiesolana 2B, il gruppo si è allargato a 40 donne. Nicoletta è stata la prima presidente della Cooperativa delle donne e ha continuato il suo impegno nei progetti politici e culturali, nonché nei turni settimanali in libreria fino ai primi anni Novanta, quando ha concentrato il suo lavoro sull'associazione Artemisia e sul nascente Centro antiviolenza delle donne.

In un articolo scritto per la rivista «Zibaldone» nel 1989 riassume le esperienze nel gruppo della Libreria delle donne:

Gestiamo la libreria discutendo delle scelte da farsi in riunioni di tutte le socie, ognuna delle quali garantisce un turno di almeno mezza giornata di lavoro volontario a settimana. Il metodo conoscitivo-comunicativo che tentiamo di seguire tra noi e nei gruppi di lavoro è quello del 'partire da sé', mettendosi a rischio al di là di competenze professionali rassicuranti e al di là anche dal fare le brave femministe. Pensiamo che il partire da sé sia l'unica forma di originalità possibile di pensiero e di azione. I fili di ricerca che abbiamo individuato in questi anni sono stati luogo di un processo insieme di creazione e di trasformazione tra noi e di noi”.

I contributi di Nicoletta Livi Bacci a tante delle attività e pubblicazioni della Libreria delle donne con si contano, ma non appaiono sempre in forma ufficiale. Per esempio fu una delle sostenitrici con Annarita Buttafuoco dell'istituzione del Premio intitolato a Franca Pieroni Bortolotti a Firenze, accolto dall'assessore Catia Franci. Come accadeva nei collettivi femministi, raramente sono stati distinti i contributi di ognuna. Il suo nome compare in alcuni cataloghi e atti di convegni, insieme ad altri: Oltre la posa, Viaggio e scrittura, Il traguardo dell'amore..

Oltre ai tanti contributi pratici e teorici, non secondario è stato quello di traduttrice di articoli e saggi dall’inglese, nei vari gruppi di lavoro di cui ha fatto parte, portando nel dibattito fiorentino l’attualità del pensiero femminista americano.

Non si tratta di ricerche accademiche o traduzioni ufficiali, ma sono enormi quantità di materiali di lavoro, nemmeno firmato, messo in circolazione generosamente. Come generosa era l'ospitalità nella casa di Nicoletta, dove ha messo spesso insieme donne diversissime tra loro anche nella convivialità del cibo.

La traduzione di opuscoli e materiali dei primi Centri antiviolenza di donne negli Stati Uniti, Inghilterra, Belgio conduce a un nuovo progetto. Nel 1988 Nicoletta Livi Bacci, presidente della Libreria delle donne, presenta a Catia Franci, assessora alla istruzione del Comune di Firenze con delega al Progetto donna, una proposta per costruire una rete di soggetti che possano sostenere donne che hanno subito violenza.

L’assessora accetta e nomina con delibera comunale n. 4755 del 06/07/1989 il Comitato per l’inviolabilità del corpo femminile. Scrive Nicoletta:

partecipiamo, istituzione femminista tra istituzioni come Prefettura, Provveditorato, Tribunale, Sindacato, etc., ad una commissione comunale contro la violenza sessuale [...] E' un luogo difficile, impegnativo, scomodo. Abbiamo accettato tra molte perplessità del gruppo e con la consapevolezza di lavorare su un terreno spurio, dove la nostra scommessa è che il piano della tutela della donna in stato di temporanea difficoltà […] possa essere rovesciato a favore di un piano che preveda luoghi e momenti che aprono spazi di libertà maggiore a tutte e interventi delle donne sempre più complessi e diffusi nella scuola, nella polizia, negli ospedali. Il tentativo è di riuscire a rendere produttiva e vivificante la differenza.1

Nel 1991 si costituisce l’associazione Artemisia che si interessa oltre che alle donne adulte in difficoltà, anche a bambine e bambini che subiscono violenza o che l'hanno subita nell'infanzia. Il progetto è un Centro antiviolenza di donne, che verrà aperto nel 1994: Nicoletta Livi Bacci ne è stata la presidente dal 1993 e dal 1999 è stata anche responsabile del gruppo Case-rifugio.

Oltre all'accoglienza, è costante il lavoro di divulgazione e di formazione e aggiornamento rivolto sia al personale interno, sia a tutte le professionalità coinvolte nell'affrontare il problema della violenza sessista. Come il manuale Le forze dell'ordine e il primo intervento di accoglienza alle donne che hanno subito violenza, materiale per il corso presso la Regione Toscana che Nicoletta aveva nel cassetto da anni. La sua partecipazione a momenti di formazione non solo in città col Comune di Firenze o con l'Istituto degli Innocenti, ma anche in tanti altri luoghi: Prato, Faenza, Empoli, Viareggio, Perugia, Pisa, Grosseto, Gubbio, Pistoia e molti altri ancora è un aspetto rilevante del suo impegno nell'associazione.

L'altro versante di grande impegno sono i rapporti con enti e associazioni.

Nicoletta Livi Bacci ha fatto parte del gruppo di lavoro del Cismai sui bambini testimoni di violenza dal 1999, del Tavolo permanente di tutela istituito dal Comune di Firenze, e del Comitato Consultivo della Regione Toscana nell’ambito del progetto Una toscana più sicura.

Convinta sostenitrice di un coordinamento nazionale tra i vari centri antiviolenza italiani, partecipa alla costituzione di D.i.Re, Donne in Rete contro la Violenza, nel 2008. E nel 2011 apre a Roma la XIII Conferenza Internazionale WAVE, la rete europea Women Against Violence Europe.

Dal 2014 le case rifugio di Artemisia sono state intitolate a suo nome e dal 2017 il Centro Donne contro la violenza “Artemisia” di via del Mezzetta 1 è intitolato a Nicoletta Livi Bacci e a Catia Franci. Ha scritto poco e prevalentemente per occasioni pubbliche; appunti e note di alcuni suoi interventi sono stati raccolti e pubblicati postumi da Le Lettere nel 2019 a cura di Massimo Livi Bacci col titolo Riprendersi la vita: dieci scritti di politica con le donne.

Note


1 «Zibaldone», 1989

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Nicoletta Livi Bacci

Nicoletta Livi Bacci, Ein feministisches Experiment: die frauenbuchhandlung in Florenz, in «Zibaldone: Zeitschrift fur italienische Kultur der Gegenwart», n. 9, Monaco; Zurigo, Piper, maggio 1990, pp. 121-127 Traduzione di Uta Treder. Numero monografico sulle attività delle donne in Italia. Il testo dattiloscritto in italiano si trova nel fondo "Libreria delle donne di Firenze" conservato presso l'Archivio storico del Comune di Firenze.

Nicoletta Livi Bacci, Is Healing Possible for Women Survivors of Domestic Violence? In: Women and Creativity: a Psychoanalytic Glimpse Through Art, Literature and Social Structure. A cura di Laura Tognoli Pasquali e Frances Thomson-Salo. London, Karnac, 2014; cap. 22. Pubblicazione del COWAP (Committee on Women and Psychoanalysis of the International Psychoanalytic Association). Il testo in italiano si trova in forma ridotta in Riprendersi la vita, op cit, cap. 3

Nicoletta Livi Bacci, Riprendersi la vita: dieci scritti di politica con le donne. A cura di Massimo Livi Bacci. Le Lettere, 2019 ISBN 9788893660969

Contributi in opere collettive

Design delle donne (catalogo della mostra, Ravenna, Museo dell’arredo contemporaneo, 21 settembre-30 ottobre 1991), a cura della Libreria delle donne di Firenze. Milano: Mondadori Arte, c1991. ISBN 9788824201209

Oltre la posa: immagini di donne negli archivi Alinari, a cura della Libreria delle donne di Firenze. Firenze, Alinari, 1984. Catalogo della mostra fotografica, Livorno, Centro donna del Comune di Livorno, luglio 1984.

I traguardi dell'amore: foto di nozze 1920-1980, a cura di Francesca Gordigiani, Nicoletta Livi Bacci, Anna Luppi della Libreria delle donne di Firenze. In: Dal dovere all'amore: la donna nella famiglia che cambia, Livorno, Belforte, 1986, pp. 192-210. Convegno a cura di Francesca Belforte, Giovanna Lemmi, Adriana Meucci

Viaggio e scrittura: le straniere nell'Italia dell'Ottocento. Atti del convegno, Firenze, Istituto Stensen, dicembre 1986. A cura di Liana Borghi, Nicoletta Livi Bacci, Uta Treder.  Firenze, Moncalieri, Libreria delle donne, Cirvi, c1988 (Biblioteca del viaggio in Italia). ISBN 8877600276. Gli atti furono tradotti in tedesco: Die Liebesreise oder Der Mythos des süßen Wassers: Ausländerinnen im Italien des 19. Jahrhunderts, Bremen, Zeichen u. Spuren, 1988.

Opuscoli e manuali informativi

SessS.O.S: manuale di prevenzione e di istruzioni contro la violenza sessuale, a cura di Libreria delle donne di Firenze e Commissione per l'inviolabilità del corpo femminile, grafica di Altiebassi. Comune di Firenze, 1990.

Archivio della Libreria delle donne di Firenze

La Libreria delle donne di Firenze ha chiuso nel 2018. Qui si può consultarne l'archivio digitalizzato: https://www.retelilith.it/fondo-libreria-delle-donne-di-firenze/

Referenze iconografiche: immagine proveniente dall'archivio di famiglia.

Voce pubblicata nel: 2022

Ultimo aggiornamento: 2023