Ida Cappelli è stata una figura poliedrica che ha saputo intrecciare la passione per la musicologia con una profonda dedizione alla germanistica. Nata a Gioiosa Jonica il 16 gennaio 1930, fu la moglie del compositore Boris Porena e si distinse per la sua profonda competenza nella musica contemporanea e nella letteratura tedesca.

La sua formazione musicale, avvenuta privatamente sotto la guida di Rodolfo Caporali ed Eleonora Ronga Boerio, le ha fornito le basi per un'attività che l'ha vista redattrice dell'Enciclopedia dello Spettacolo per il teatro musicale (1959-1961) e corrispondente per la rivista tedesca «Melos» (1963-1965). Il suo impegno nella divulgazione musicologica è culminato nella redazione della voce su Robert Alexander Schumann per il Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti (1988), testimonianza della sua profonda conoscenza del compositore e del contesto culturale tedesco.

Dopo la laurea in Lettere conseguita nel 1966 all'Università di Roma con una tesi su Anton Webern, l'interesse di Ida si è progressivamente spostato verso la lingua e letteratura tedesca, che è divenuta la sua attività principale. Sotto i nomi di Ida Porena e poi Ida Cappelli Porena, ha dedicato gran parte della sua ricerca alla traduzione poetica, offrendo al pubblico italiano opere fondamentali come le Poesie di Georg Trakl (Einaudi, 1979 e 1997) e quelle di Nelly Sachs (Einaudi, 1966, 1970 e 2006). Attraverso queste traduzioni, non si è limitata a trasporre testi, ma ha cercato di restituire la sensibilità e la "voce" degli autori, ponendosi come ponte culturale tra due mondi linguistici e letterari.

La sua carriera accademica è culminata nella docenza ordinaria di Lingua e letteratura tedesca presso la Facoltà di Lettere dell’Istituto Orientale di Napoli dal 1975 e, successivamente, all'Università de L’Aquila. Fino al 1988, ha contribuito attivamente alla formazione di nuove generazioni di germanisti come membro del Collegio dei docenti del dottorato in Germanistica presso l’Università di Pisa. Inoltre collaborò con Boris Porena alla traduzione italiana di un monumentale studio biografico Mozart. La giovinezza, 1756–1782 di Hermann Abert, pubblicato da Il Saggiatore nel 1994. Un lavoro che mette in luce la sua competenza filologica e musicale.

Il suo percorso testimonia come la curiosità intellettuale e la multidisciplinarità possano arricchire la ricerca e la trasmissione del sapere.

Ida Cappelli non ha prodotto un vasto corpus di opere monografiche, ma ha lasciato un segno profondo attraverso traduzioni, saggi e attività didattica. Contraddizioni del moderno nella letteratura tedesca da Goethe al Novecento, volume curato da Giovanna Cermelli e pubblicato da Edizioni ETS nel 2001, è un omaggio intellettuale alla figura della Cappelli e raccoglie saggi che esplorano le tensioni e le ambivalenze del concetto di “moderno” nella letteratura tedesca.

Si è spenta a Roma il 13 febbraio 2015, all’età di 85 anni. La sua scomparsa è stata annunciata da Boris, Paola e Thomas Porena.

Il necrologio pubblicato su «La Repubblica» la ricorda con affetto, segno del profondo impatto che ha avuto non solo nel mondo accademico, ma anche tra amici e colleghi.