Maria Domenica Lazzeri nacque il 16 marzo 1815 a Capriana, piccolo villaggio del Trentino, allora parte dell’Impero asburgico. La sua famiglia era religiosa e laboriosa; imparò presto a leggere, pregare, badare agli animali e aiutare al mulino e nei campi. Fino al 1830 frequentò la scuola dell’obbligo. Nel 1828, un’epidemia colpì il paese. Maria Domenica e sua madre si presero cura degli ammalati. La madre guarì, lei no. Cominciarono febbre, tremiti, difficoltà respiratorie, convulsioni, inappetenza crescente. Nel 1833 qualcuno tenta di forzare la porta del mulino dove si trovava. Per lo spavento, da quel momento, lo spazio della sua vita si riduce a una stanza.

I racconti parlano, nel gennaio del 1835, di stigmate su mani, piedi e fianco; nel febbraio sarebbe apparsa la corona di spine sul capo, ogni venerdì grondante sangue che sembrava sfidare la forza di gravità. La narrazione della sua breve esistenza è costellata di fatti inspiegabili: sparizioni improvvise, predizioni, fenomeni che sfidano ogni logica. Tutto puntualmente riportato dai visitatori — per la maggior parte laici — che arrivavano da ogni parte d’Europa: medici, filosofi, scienziati, sacerdoti, ciascuno annotava dettagli che sfuggivano alla comprensione comune.
Tra loro il dottor Leonardo Cloch, il primario dell’Ospedale Civico e Militare di Trento, che nel 1837 pubblicò a riguardo una relazione negli Annali Universali di Medicina. Anche il filosofo Antonio Rosmini ne rimase profondamente colpito, se non ossessionato. Perfino Alessandro Manzoni, mediante l’interesse del suo figliastro Stefano Stampa, se ne interessò.

I visitatori raccontano che Maria Domenica viveva la sofferenza nel silenzio e nella preghiera continua, nella carità verso i malati e i bambini. Parlano di quattordici anni senza nutrimento regolare, acqua o sonno sufficiente: immobilizzata, fragile, totalmente abbandonata alla Fede.

Morì il 4 aprile 1848, a 33 anni. Dopo la sua morte, la devozione continuò a crescere, mentre la Chiesa mantenne un lungo silenzio. Solo nel 2023 Papa Francesco la dichiarò venerabile, riconoscendo ufficialmente la santità della sua vita.

Oggi la storia di Maria Domenica Lazzeri si sta diffondendo in tutto il mondo anche grazie all’opera dello scrittore Pino Loperfido, che ha raccontato la sua vicenda in due libri: La manutenzione dell’Universo (Curcu Genovese, 2020) e Il Dono (Edizioni del Faro, 2025; pubblicato anche in inglese con il titolo The Gift). Loperfido ne ha ripercorso la vita intrecciando ricerca storica, testimonianze e riflessione personale, contribuendo a far conoscere Maria Domenica anche oltreoceano.

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Maria Domenica Lazzeri

Pino Loperfido, “La manutenzione dell’Universo. Il curioso caso di Maria Domenica Lazzeri”, Trento, Curcu Genovese 2020.
Pino Loperfido, “Il Dono. Vita e prodigi di Maria Domenica Lazzeri”, Trento, Edizioni del Faro, 2025.

Pino Loperfido, “The gift. Life and wonders of Maria Domenica Lazzeri”, Trento, Edizioni del Faro, 2025.

Ludovico Maria Gadaleta, Ludmila Vesely Leonardi, “Il «diarium missarum» di don Antonio Eccel con le annotazioni riguardanti Maria Domenica Lazzeri «l'Addolorata di Capriana» (1815-1848)”, New Book, 2015.

Guido Sommavilla , “Maria Domenica Lazzeri. Una mistica in val di Fiemme”, San Paolo Edizioni, 1996.


Voce pubblicata nel: 2025