Nata il 16 luglio 1905 a New York, nell’Upper West Side, da genitori immigrati ungheresi, Tess Slesinger fu una bambina vivace, ribelle e fantasiosa. Lei stessa racconta che una volta presentò ai genitori una copia di Pinocchio dichiarando con convinzione di esserne l’autrice:

Sono nata con la maledizione di avere genitori intelligenti, un’infanzia felice e niente di valido contro cui ribellarmi. Così mi sono ribellata non dicendo la verità.
La scrittura divenne per lei un mezzo di ribellione e di esplorazione interiore.

Dopo aver studiato allo Swarthmore College e alla Columbia School of Journalism, dove si laureò nel 1925, Slesinger svolse diversi lavori occasionali, collaborando anche per breve periodo con il «New York Post», per il quale scrisse recensioni di libri. Nel 1928 sposò il compagno di studi Herbert Solow, un brillante esperto di scienze sociali e membro di un gruppo di intellettuali ebrei di sinistra che animava il «Menorah Journal», rivista dove comparvero i primi racconti di Slesinger.

Durante i quattro anni di matrimonio con Solow, Slesinger scrisse e pubblicò una serie di racconti nati dalla sua crescente insoddisfazione nel frequentare quella che considerava un’élite presa dalla vanità, dall’apatia e dalla noia. In seguito al divorzio, la scrittrice pubblicò sulla rivista «Story» il racconto Missis Flinders, che fu poi integrato nel suo unico romanzo The Unpossessed, un immediato successo di critica e di vendite. Il racconto venne considerato in seguito il suo più riuscito e rappresentativo: i protagonisti sono Margaret e Miles, una giovane coppia che dell’eccitante gruppo di intellettuali della New York degli anni Trenta che Slesinger conosceva così bene.
Miles, personaggio chiaramente ispirato a Herbert Solow, convince Margaret ad abortire, non per motivi di salute, ma per evitare «la fine di un qualsiasi pensiero indipendente e l’unica idea fissa […] di guadagnare soldi». Missis Flinders mostra la qualità del talento di Slesinger, l’inizio di una sana rabbia e la negazione dell’intellettualismo egocentrico che Solow sembrava rappresentare. Il racconto rese Slesinger controversa agli occhi degli intellettuali dell’epoca; la scrittrice sembrava ansiosa di sfidare le convenzioni, compiacendosi del valore scioccante degli argomenti che trattava.

Nel 1935, subito dopo il successo letterario, le venne offerto un lavoro come sceneggiatrice a Hollywood, dove conobbe e sposò il suo secondo marito, Frank Davis. I coniugi lavorarono per la Metro-Goldwyn-Mayer e gli RKO Studios, e presero parte alle attività della nascente Screen Writers Guild e della Lega antinazista. Impegnata ormai nella sua nuova carriera e nel suo ruolo di attivista, Slesinger scrisse pochissimo materiale originale fino alla morte, avvenuta nel 1945.

Tess Slesinger è stata riconosciuta come una maestra del racconto breve e la sua opera è stata spesso paragonata a quella di Dorothy Parker, ma anche agli scritti di Virginia Woolf, James Joyce e Katherine Mansfield per i personaggi ben caratterizzati, la sensibilità, l’arguzia satirica e lo stile penetrante, giocoso, ma al tempo stesso commovente. I suoi racconti riflettono il suo interesse per le questioni contemporanee e il suo senso di coscienza sociale, soprattutto all’interno del mondo del matrimonio e della famiglia. Si concentra su temi come la rivalità tra fratelli e il rapporto tra madre e figlia, la relazione tra marito e moglie, l’infedeltà, l’aborto, il divorzio.

Nel corso della sua carriera letteraria, Tess Slesinger scrisse un romanzo, otto sceneggiature e ventuno racconti. Sebbene talvolta venne indicata come erede di Dorothy Parker — paragone che però non apprezzava particolarmente —, Slesinger si distinse per una voce letteraria unica: ironica, lucida e profondamente consapevole. In tempi recenti, il suo nome è rimasto in ombra rispetto ad altre scrittrici della sua epoca, nonostante i suoi racconti restino autentiche gemme del modernismo americano.

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Tess Slesinger

T. Slesinger, Tempo: Presente, Storie Effimere, San Donà di Piave, 2024.
T. Slesinger, The Unpossessed, New York Review Books, New York, 2002.
A.M. Wald, The New York Intellectuals: The Rise and Decline of the Anti-Stalinist Left from the 1930’s to the 1980’s, University of Carolina Press, Chapel Hill, 1987.



Voce pubblicata nel: 2025